Tracmec di Mordano: ritirato il piano di licenziamenti collettivi, nuove speranze per i dipendenti
La Tracmec di Mordano ritira i licenziamenti collettivi grazie alla mobilitazione dei lavoratori e all’accordo per un contratto di solidarietà, garantendo così continuità produttiva e occupazionale.

Tracmec di Mordano: ritirato il piano di licenziamenti collettivi, nuove speranze per i dipendenti - Tuttomodenaweb.it
La situazione della Tracmec di Mordano, storica azienda bolognese produttrice di macchinari per l’industria estrattiva, sta vivendo un cambiamento significativo. Dopo oltre un mese di mobilitazione e tre settimane di presidio attivo 24 ore su 24, sono giunte notizie positive: la procedura di licenziamenti collettivi per i 45 dipendenti è stata ritirata. I sindacati hanno ufficializzato queste novità che segnano l’inizio di una nuova fase per il futuro dell’impresa e dei suoi lavoratori.
La mobilitazione dei lavoratori
Il passaggio da un clima di incertezza a uno di speranza è frutto della determinazione dei lavoratori, che hanno fatto sentire la propria voce contro il piano di riduzione del personale. La loro lotta ha attirato l’attenzione non solo a livello locale, ma anche nazionale, mettendo in evidenza le sfide che affrontano molte piccole e medie imprese in Italia. L’impegno costante dei dipendenti, unito al supporto dei sindacati, ha portato a un accordo che cerca di garantire la continuità produttiva della Tracmec, fondamentale non solo per l’occupazione, ma anche per l’economia locale.
Il presidio, quasi una sorta di simbolo di resistenza, ha coinvolto famiglie e comunità, raccogliendo consensi e sostegno da molti. Il messaggio trasmesso è chiaro: il lavoro non è solo un aspetto economico, ma anche un valore sociale e culturale che merita di essere tutelato.
Nuove opportunità: il contratto di solidarietà
Con il ritiro dei licenziamenti, si avvia un nuovo progetto che contempla l’attivazione di un contratto di solidarietà. Questo strumento di sostegno sociale, in vigore fino al 31 dicembre, prevede anche l’impegno di utilizzare ulteriori ammortizzatori sociali, una misura che mira a garantire una maggiore sicurezza a lavoratori e lavoratrici. Il contratto non solo offre una boccata d’ossigeno, ma fornisce anche il tempo necessario per esplorare soluzioni sostenibili per il futuro dell’azienda.
I sindacati hanno evidenziato che questo approccio non è solo reattivo, ma rappresenta una reale possibilità di sviluppare un nuovo progetto industriale. Attraverso il dialogo e l’impegno collettivo, si cercherà di affrontare le sfide del mercato e di progettare un piano che possa mantenere viva la produzione e l’occupazione a Mordano. Gli impegni presi portano anche a una maggiore responsabilizzazione dell’azienda, che dovrà dimostrare capacità di adattamento e innovazione.
L’importanza del sostegno ai lavoratori
Le dichiarazioni dei sindacati, Fim Amb Fiom Imola e Uilm Imola, mettono in evidenza l’importanza di questo risultato come una vittoria collettiva. La lotta, lunga quasi due mesi, si è rivelata efficace, permettendo un approccio più sereno alla gestione della crisi. Le parole dei rappresentanti sindacali sottolineano come il ritiro dei licenziamenti rappresenti una vittoria non solo per i lavoratori, ma per l’intera comunità che ha sostenuto questa battaglia.
L’accordo raggiunto è una svolta cruciale e offre la prospettiva di mantenere attiva l’industria a Mordano, sia con Tracmec che con altre possibili soluzioni industriali. Questo scambio di esperienze e di solidarietà non solo rinforza il legame tra i lavoratori, ma pone le basi per un rinnovato dialogo tra azienda e dipendenti, essenziale in momenti di crisi.
Il futuro della Tracmec resta da costruire, con la speranza che le nuove iniziative possano garantire stabilità e occupazione per tutti. La collaborazione e l’impegno condiviso si pongono come elementi fondamentali per superare le sfide imminenti.