Grande evento di formazione al parco: corsi pratici per la sicurezza alimentare dei bambini
Il 3 giugno, il parco Filla della Montagnola ospiterà un evento educativo sulla sicurezza alimentare e salute infantile, con esperti che insegneranno manovre di disostruzione e pratiche sicure per i pasti.

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Il prossimo 3 giugno, dalle 16 alle 20, il parco Filla della Montagnola diventerà un palcoscenico per una giornata educativa dedicata alla sicurezza alimentare e alla salute dei più piccoli. Un gruppo di professionisti della salute, composto da pediatri, logopedisti, nutrizionisti e specializzandi, si riunirà per insegnare ai genitori come affrontare situazioni di emergenza, come il soffocamento. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Policlinico di Sant’Orsola e diverse associazioni locali, promette di essere un evento unico, ricco di attività ludiche e formative.
Importanza dell’educazione alla prevenzione
Rosa Amorevole, presidente del quartiere Santo Stefano, sottolinea come l’evento non rappresenti solo una semplice giornata di gioco, ma un’irrinunciabile opportunità formativa. Durante l’appuntamento, genitori e bambini potranno imparare le corrette manovre di disostruzione e come preparare i cibi in modo sicuro per i bambini nei delicati anni dello svezzamento. Amorevole chiarisce che l’iniziativa nasce dall’esigenza di affrontare una questione vitale: la sicurezza alimentare è un tema serio e ogni genitore dovrebbe sentirsi preparato a gestire potenziali situazioni di emergenza.
Il linguaggio del gioco sarà predominante durante le attività, rendendo l’apprendimento divertente e acceso. Saranno utilizzati manichini per simulare esperienze pratiche di disostruzione, offrendo a genitori e bambini una chance concreta di mettere in pratica ciò che hanno appreso. Le attività contempleranno anche momenti di discussione e confronto su pratiche comuni e situazioni quotidiane.
La complessità della deglutizione nei bambini
Marcello Lanari, direttore della Clinica Pediatrica dell’IRCCS Sant’Orsola, spiega che la deglutizione, un atto apparentemente semplice, coinvolge in realtà 25 muscoli e diversi nervi cranici. Con l’avanzare dell’età e i cambiamenti alimentari, questo processo diventa complesso e aumenta il rischio di imprevisti come il soffocamento, soprattutto durante il passaggio dal latte ai cibi solidi. Il medico evidenzia che è fondamentale educare i genitori a una corretta gestione di tali momenti.
Spesso si assiste a bambini che ingoiano pezzetti di cibo inadatti, anche per mancanza di informazione e consapevolezza da parte degli adulti. Lanari rileva che, nel periodo di svezzamento dai sei mesi ai due anni, i piccoli tendono a esplorare il mondo con la bocca, rendendo cruciale conoscere le dimensioni e la consistenza degli alimenti da offrire. È una situazione in cui l’educazione diventa essenziale, e il giusto approccio può fare la differenza durante i pasti.
Un approccio collettivo alla salute infantile
La giornata di formazione è anche una risposta alle difficoltà che molte famiglie affrontano nel loro percorso di genitori. Le nuove dinamiche familiari fanno sì che molti genitori si trovino isolati, senza il supporto di figure esperte come nonni o zii, che un tempo fornivano indicazioni pratiche. Questo vuoto di informazioni può portare a situazioni problematiche e a frequenti accessi in pronto soccorso per motivi preventivi.
Lanari e Amorevole concordano sull’urgenza di rimediare a questa mancanza. Le conoscenze relative all’alimentazione infantile e alle manovre di salvataggio non dovrebbero essere trascurate. La considerazione che situazioni apparentemente semplici possano generare ansia e preoccupazione è al centro della filosofia educativa proposta. È importante tornare a costruire una cultura di trasmissione di conoscenze pratiche tra le generazioni, in modo che la salute dei bambini non sia lasciata al caso.
Un successo da replicare
L’incontro di quest’anno si basa su una positiva esperienza passata. Già lo scorso anno, Amorevole e Lanari hanno sperimentato un primo approccio a queste tematiche con un evento di sensibilizzazione che ha attirato l’attenzione delle famiglie. L’interesse suscitato e la partecipazione attiva dei genitori hanno messo in luce quanto sia fondamentale sviluppare queste iniziative a livello locale.
Il corso della Montagnola, quindi, si svolgerà in due fasi: la prima teorica, per fornire le nozioni necessarie, e la seconda pratica, per esercitarsi su manichini. L’evento sarà a numero limitato, permettendo a ciascun partecipante di avere un approccio diretto e personale con gli esperti. Ogni fascia oraria prevede la partecipazione al massimo di due persone, per garantire un’attenzione adeguata e rendere l’esperienza formativa profonda e utile.