Ritrovamento insolito nel bosco: riti esoterici sospetti in Appennino
Due guardie giurate scoprono un allestimento misterioso nel bosco modenese, avviando indagini su possibili riti esoterici o satanici. Le forze dell’ordine stanno cercando di chiarire la situazione.

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Due guardie giurate di Sicuritalia scoprono un allestimento misterioso nel bosco modenese, avviando indagini sui possibili riti esoterici o satanici. Questo inquietante evento si è svolto nella notte tra il 27 e il 28 maggio, quando la calma montana è stata scossa da un episodio degno di nota.
Il ritrovamento surreale nel bosco
Mercoledì 28 maggio, due guardie giurate impegnate in un normale turno di pattugliamento automobilistico nell’area di Sassoguidano, si sono imbattute in un’apparente cerimonia occulta. Verso le 3.40 del mattino, notando un’emissione di luci provenire da un bosco, le guardie hanno deciso di indagare. Attraversando un sentiero in cemento, sono giunte a un’area illuminata, trovandosi di fronte a un’installazione molto particolare.
L’osservazione ha rivelato una culla contenente due bambole di plastica, alcuni lumini accesi e due crocifissi fissati a un ramo. Questo scenario ha evocato immediatamente l’idea di un rito non comune, probabilmente di natura esoterica. L’atmosfera inquietante è stata accentuata da fruscii provenienti dal fitto della vegetazione, suggerendo la presenza di individui nei paraggi. Potrebbe essere che i partecipanti alla cerimonia si siano ritirati velocemente nel bosco nel momento in cui hanno notato l’arrivo delle guardie giurate.
L’intervento delle forze dell’ordine
Dopo aver esaminato l’area e accertato che all’interno della culla non ci fossero neonati, le guardie giurate hanno prontamente allertato la centrale operativa di Sicuritalia e chiamato i carabinieri di Pavullo. L’intervento delle forze dell’ordine è avvenuto in tempi rapidi, con i militari giunti sul posto in pochi minuti per effettuare i rilievi e assicurare il materiale trovato.
La culla, le bambole e i crocifissi sono stati sottoposti a sequestro, in attesa di ulteriori accertamenti per cercare di capire la natura di questa scoperta insolita. Durante la giornata del 28 maggio, le indagini si sono intensificate, avvantaggiate dall’arrivo della luce solare che ha reso più agevole l’analisi della vegetazione circostante, delle impronte e del terreno.
Indagini in corso: rituale esoterico o altro?
Le indagini formalmente avviate dai carabinieri di Pavullo non hanno ancora portato a sviluppi significativi. Gli inquirenti stanno lavorando per fare luce sulla questione, considerando varie possibilità. Tra queste, si ipotizza un rito di natura esoterica, il cui significato potrebbe oscillare tra pratiche religiose, misticheggianti o sataniche.
Dalle prime analisi, è emerso che i crocifissi trovati erano orientati in modo da avere la testa del Cristo verso l’alto, un dettaglio che potrebbe escludere l’ipotesi di cerimoniali di matrice diabolica. Il mistero attorno a questo ritrovamento è ancora fitto, con molte domande senza risposta su chi potesse essere coinvolto e quali fossero le reali intenzioni dietro a tale allestimento. Mentre le indagini continuano, gli abitanti della zona rimangono in allerta, consapevoli che il bosco possa nascondere segreti inquietanti.