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Tre minorenni sorpresi a fare il bagno nella foce del Tresinaro a Rubiera: l’appello del sindaco

Tre ragazzi di Modena, nonostante il divieto di balneazione, tentano di fare il bagno alla foce del Tresinaro. Intervento tempestivo della polizia locale evita potenziali rischi e garantisce la loro sicurezza.

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Tre minorenni sorpresi a fare il bagno nella foce del Tresinaro a Rubiera: l'appello del sindaco - Tuttomodenaweb.it

Nella mattinata di venerdì, tre giovanissimi di Modena hanno preso una decisione avventata, recandosi alla foce del Tresinaro a Rubiera per fare il bagno, in una zona dove questa attività è espressamente vietata. La segnalazione della Croce Rossa ha attivato la polizia locale dell’Unione Tresinaro Secchia, che si è subito messa in moto per affrontare la situazione. L’intervento tempestivo dei membri delle forze dell’ordine ha permesso di garantire la sicurezza dei ragazzi e di evitare potenziali rischi.

L’intervento della polizia locale

Il tutto è iniziato intorno alle 11.30 con una segnalazione che ha attirato l’attenzione della polizia locale. I tre ragazzini, di età compresa tra 11 e 12 anni, avevano raggiunto Rubiera da Modena a bordo di un autobus. Una volta sul posto, gli agenti hanno individuato il gruppo e hanno avviato le procedure di identificazione. Dopo aver accertato la situazione, i ragazzi sono stati allontanati dalla sponda del fiume e messi in contatto con i loro genitori. È stata un’azione decisiva, considerando il divieto di balneazione in vigore in quella zona.

Il sindaco di Rubiera, Emanuele Cavallaro, ha voluto esprimere la sua gratitudine verso la polizia locale per la prontezza con cui ha gestito la situazione, sottolineando come la presenza di giovani in queste acque possa risultare altamente pericolosa. Le correnti ed i movimenti dell’acqua possono rivelarsi insidiosi anche in condizioni apparenti di tranquillità.

La sicurezza nelle acque interne

Nel corso di una dichiarazione, il sindaco Cavallaro ha espresso la necessità di richiamare l’attenzione su questo problema, evidenziando che la balneazione è vietata in tutte le acque interne della zona. “Purtroppo”, ha affermato, “è già accaduto che persone siano annegate nei nostri fiumi. È fondamentale diffondere una maggiore consapevolezza riguardo ai rischi legati a queste acque.”

Cavallaro ha esortato i cittadini a rispettare rigorosamente il divieto di balneazione e ad adottare un atteggiamento attento, segnalando situazioni di pericolo. La sua raccomandazione è chiara e diretta: l’estate può portare a momenti di leggerezza e spensieratezza, ma è cruciale mantenere un senso di responsabilità, specialmente in prossimità di fiumi e corsi d’acqua.

La responsabilità collettiva e l’importanza della prevenzione

Oltre ad esprimere preoccupazione per la sicurezza, il sindaco ha ribadito l’importanza della prevenzione. “Fare il bagno nel Tresinaro e nel Secchia è altamente rischioso”, ha spiegato, rimarcando come le correnti possano essere ingannevoli. Ha quindi invitato tutti a mantenere un comportamento prudente e a rispettare le regole esistenti. La sicurezza di ciascun individuo è un tema che deve unire la comunità.

Cavallaro ha chiuso il suo intervento ringraziando gli agenti della polizia locale per la loro efficienza e rapidità. Fortunatamente, l’accaduto si è risolto senza danni, evidenziando tuttavia l’importanza di un monitoraggio costante e di un’informazione capillare riguardo ai divieti e alle norme di sicurezza. La collaborazione tra le istituzioni, le famiglie e i cittadini è fondamentale nelle operazioni di prevenzione e controllo, affinché situazioni rischiose come quella di venerdì non si ripetano.