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il sindacato denuncia: il ruolo unico dei medici rischia di compromettere la qualità dell’assistenza

Il sindacato Snami di Bologna esprime preoccupazioni sul ruolo unico dei medici, evidenziando rischi per la qualità dell’assistenza e l’incertezza contrattuale, come nel caso del dottor Mengoli.

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Il dibattito sul ruolo unico dei medici si intensifica in seguito alla controversa situazione del dottor Andrea Mengoli di Imola. Questo caso ha sollevato preoccupazioni significative tra i professionisti del settore sanitario, con il sindacato Snami di Bologna che non esita a mettere in evidenza i pericoli associati alla nuova normativa. Con l’introduzione del ruolo unico, il rischio di compromettere la qualità del servizio medico ai cittadini diventa sempre più tangibile, in un contesto già fragile e privo di linee guida chiare.

le problematiche del ruolo unico

Il Snami di Bologna ha espresso serie preoccupazioni riguardo all’applicazione del ruolo unico, evidenziando come l’assenza di regole concordate possa avere effetti devastanti sulla qualità del lavoro sanitario. La questione è emersa in rapporto alla scelta del dottor Mengoli di firmare per il ruolo unico, con la conseguenza di dover rinunciare alla sua posizione presso Casa Tozzoli, una struttura che assiste anziani non autosufficienti. Queste decisioni, spiega il sindacato, non sono sostenibili se non supportate da un adeguato impianto normativo e da accordi regionali.

Il sindacato sottolinea che, senza un accordo definito, l’azienda Usl di Imola non dispone di strumenti contrattuali per riconoscere formalmente il lavoro del dottor Mengoli presso la casa di riposo. Questo scenario crea un paradosso: mentre il medico svolge un compito cruciale nell’assistenza, il riconoscimento delle sue ore di lavoro diventa incerto. L’azienda sanitaria, quindi, rischia di agire in modo arbitrario, senza chiare linee guida a cui fare riferimento, alimentando tensioni in un contesto già fragile.

le responsabilità dell’azienda sanitaria

Nel comunicato, il Snami critica l’operato dell’azienda Usl di Imola, ponendo l’accento sull’evidente assenza di un quadro normativo il cui mancato rispetto pone a rischio i diritti lavorativi. È evidente che un’azienda sanitaria dovrebbe seguire principi di equità e trasparenza, ma in assenza di convenzioni specifiche, i professionisti si trovano a dover affrontare situazioni inique. Il sindacato ha rai sottolineato come non ci sia chiarezza neanche sulle modalità di pagamento dei medici, accentuando ulteriormente le incertezze legate al ruolo unico.

I rappresentanti del Snami hanno invitato l’azienda a portare la questione all’attenzione dei tavoli regionali, suggerendo che sarebbe più proficuo affrontare le criticità legate al modello organizzativo piuttosto che applicarlo senza consenso. Questo approccio, secondo il sindacato, non solo è inadeguato, ma rappresenta anche un aggravio ai danni dei professionisti e pertanto, è fondamentale che vengano avviati tavoli di discussione per trovare soluzioni concrete.

il futuro dell’assistenza sanitaria

Il ruolo unico, introdotto nel 2024 con l’accordo collettivo nazionale, mirava a semplificare l’organizzazione dell’assistenza primaria, un obiettivo apprezzato da alcuni ma criticato da molti. In un contesto in cui vi sono già grandi sfide da affrontare, come la carenza di personale e le problematiche legate alla gestione delle emergenze sanitarie, le preoccupazioni degli operatori del settore risuonano forti.

Secondo il Snami, è cruciale che venga trovata una soluzione nel breve termine per tutelare i diritti dei medici, come nel caso del dottor Mengoli. La proposta di sospensione parziale dell’attività convenzionale, prevista dall’articolo 22, comma 13 dell’accordo collettivo nazionale, potrebbe rappresentare un passo verso una maggiore stabilità per i professionisti del settore. Affrontare il problema in modo diretto, evitando compromessi affrettati, sarebbe la scelta più saggia per garantire la qualità e la sostenibilità del servizio di assistenza sanitaria.

In un momento in cui il sistema sanitario si trova al centro di dibattiti e riforme, è fondamentale che le preoccupazioni dei professionisti siano ascoltate e affrontate con la serietà che meritano.