Nicolò Ribuffo: Il giovane imprenditore bolognese sulla lista di Forbes e la sua filosofia di successo
Nicolò Ribuffo, giovane imprenditore bolognese, rivoluziona la ristorazione con Sentaku Concept, ispirandosi agli Izakaya giapponesi e puntando su esperienze gastronomiche accessibili. Riconosciuto da Forbes “30 under 30”.

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Nicolò Ribuffo, 28 anni, è un nome che si sta facendo strada nel mondo della ristorazione. Con la sua società Sentaku Concept, in partnership con Claudio Alessandro Musiani, ha introdotto un nuovo modo di vivere l’arte culinaria a Bologna. Ispirato dai locali Izakaya giapponesi, Ribuffo punta a offrire esperienze gastronomiche uniche a prezzi accessibili. Quest’anno, la sua inclusione nella lista Forbes “30 under 30” per il settore Retail & E-commerce è un riconoscimento delle sue aspirazioni e del suo impegno.
Un sogno che si realizza
Quando scopre di essere stato incluso nella lista di Forbes, Nicolò si sente sorpreso ma non del tutto. Cresciuto in un contesto difficile, ha sempre sognato di raggiungere obiettivi ambiziosi. “Vengo dalle case popolari e mi sono davvero impegnato molto per realizzare quello che ho fatto,” afferma con determinazione. La sua avventura imprenditoriale inizia due anni fa, quando, di ritorno da un viaggio in Giappone, incontra Claudio Musiani. Insieme danno vita a Sentaku, un progetto che combina la tradizione culinaria giapponese con l’amore per la buona cucina e l’accessibilità.
Ribuffo ricorda i momenti in cui si interrogava su come raggiungere i traguardi che vedeva nelle liste di Forbes. La fortuna di incontrare il suo socio ha segnato un cambio di rotta per la sua carriera. Da quel momento, si è concentrato sul trasferire la sua esperienza e le sue intuizioni nel progetto Sentaku, trasformando un sogno in realtà.
La formazione che conta
La preparazione di Nicolò è fondamentale per il suo successo. Viene da una famiglia con una tradizione di imprenditorialità; i suoi genitori gestivano il Nu Lounge a Bologna. Questa eredità lo porta a scegliere un percorso studi ben mirato, frequentando Les Roches in Svizzera, un’università di riferimento per l’istruzione alberghiera. Qui si laurea in business administration, formando così una solida base per la sua carriera futura.
La carriera di Ribuffo prosegue a ritmo serrato. Dopo aver lavorato con chef di calibro internazionale come Heston Blumenthal al Mandarin Oriental di Londra, arriva in Giappone. Qui, sotto la guida dello chef Shintaro Miyazaki al ristorante Azure 45, impara l’importanza della dedizione e della precisione. La sua vita a Tokyo, però, non è priva di sfide. Con affitti elevati e standard di vita rigorosi, ciò che riesce a trarre dal Giappone è una filosofia unica che influenzerà il suo futuro: cercare sempre la perfezione, un principio che diventerà uno dei cardini del suo lavoro.
La nascita di Sentaku
Nicolò e Claudio uniscono le forze e danno vita a Sentaku, una risposta alle esigenze gastronomiche della città. “Alessandro aveva già avviato il Sentaku Ramen Bar, il primo nel suo genere a Bologna nel 2017. Ho proposto di portare la filosofia degli Izakaya: mangiare e bere bene a poco più di 20 euro,” spiega Ribuffo. L’idea è semplice e provocatoria: creare un locale dove tutti possano godere di un’atmosfera raffinata e di ottimi piatti, senza spendere una fortuna.
Sentaku si distingue in un mercato complesso, conquistando il palato dei bolognesi, notoriamente esigenti. La scelta di puntare su piatti semplici ma curati ha reso il ristorante un punto di riferimento nella città. La visione di Ribuffo è chiara: ridare vita al concetto di ristorazione informale e accessibile, proprio come avviene nei quartieri di Tokyo.
L’eredità del Giappone
Guardando indietro alla sua esperienza in Giappone, Nicolò conserva un forte insegnamento: la ricerca della perfezione. “Loro si concentrano su ogni gesto e ogni dettaglio. Questa cura ho cercato di portarla nel nostro lavoro. Cerchiamo di offrire poche cose, ma fatte con massima attenzione,” afferma con passione. La lezione appresa nel Sol Levante non è solo una questione di cucina, ma di approccio alla vita e al lavoro.
Progetti futuri e crescita
L’ambizione di Ribuffo non si ferma. Già nel pieno dell’espansione, ha aperto “Barrio“, un nuovo locale all’interno di DumBo, un progetto che racchiude sapori messicani. Inoltre, sono in programma aperture a Firenze e a Parigi entro la fine dell’anno. Ogni nuovo passo è guidato dalla filosofia di accessibilità e qualità che ha sempre caratterizzato il suo lavoro.
Nicolò Ribuffo vede nel riconoscimento di Forbes una motivazione a continuare. “Vincere non è l’obiettivo finale,” afferma. “La cosa bella è il percorso per arrivare dove sono ora.” Si propone anche come esempio per i giovani. Concludendo con una frase ispiratrice di Michael Jordan, invita a trasformare le difficoltà in opportunità, un mantra che spera possa rimanere impresso nei cuori di tanti.