Nuovo inizio per la Uildm a Ferrara: la sezione torna attiva dopo anni di assenza
La Uildm riapre a Ferrara dopo 26 anni, offrendo supporto locale per pazienti con patologie neuromuscolari e collaborando con specialisti per migliorare assistenza e sensibilizzazione nella comunità.

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La sezione della Uildm, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, riapre finalmente i battenti a Ferrara dopo un’assenza che durava dal 1997. Questo ritorno rappresenta un importante passo avanti per le persone affette da patologie neuromuscolari nella città emiliana, che ora potranno contare su un riferimento locale. La nuova sede legale si trova nella Cittadella di San Rocco, all’interno della Cittadella Anmic, e l’importanza di questa iniziativa è già evidente dai primi passi intrapresi dai nuovi dirigenti.
Un presidio fondamentale per il territorio
Durante l’assemblea dei soci, svolta sabato, Cecilia Sorpilli è stata nominata presidente. Sorpilli ha sottolineato l’importanza della riapertura della sezione per l’assistenza dei pazienti con distrofia muscolare e malattie correlate. La presidente ha dichiarato che fino ad oggi c’era un “vuoto” significativo nell’assistenza e nel supporto a queste fragilità. Infatti, le patologie neuromuscolari colpiscono circa l’1% della popolazione e, fino a questo momento, i pazienti di Ferrara erano costretti a cercare aiuto in altre città o regioni.
Claudio Benvenuti, volontario di Telethon e vicepresidente della sezione, ha confermato queste parole, evidenziando la restituzione alla città di una risorsa cruciale per gli individui che affrontano queste sfide quotidiane. La riscoperta di un supporto locale è, quindi, un aspetto centrale della missione della nuova sezione Uildm, che intende lavorare in sinergia con specialisti e strutture già presenti nel territorio.
Collaborazioni con specialisti e obiettivi futuri
L’assemblea, che ha segnato la rinascita della sezione, ha visto anche la partecipazione di alcuni esperti di neurologia, come Elisabetta Sette e Riccardo De Gennaro. La loro adesione segna un importante passo verso la costruzione di una rete di sostegno e competenza che accompagnerà le attività dell’associazione. L’intenzione è quella di realizzare un censimento delle patologie neuromuscolari locali, una mappatura che al momento risulta assente e che potrebbe fornire dati cruciali per l’assistenza e il supporto strutturale.
L’importanza di una buona collaborazione con i professionisti del settore sanitario è quindi un tema ricorrente tra i membri della nuova associazione. La presidente e il vicepresidente hanno infatti sottolineato che l’obiettivo primario consiste nel garantire servizi di qualità e un accompagnamento adeguato per i pazienti e i propri caregiver.
Spazi condivisi e attività future
La nuova sede, localizzata in Corso Giovecca 203, è stata progettata per essere un punto di aggregazione e supporto per coloro che si trovano ad affrontare la sfida delle patologie neuromuscolari. All’interno della struttura Anmic, la Uildm intende collaborare con altre associazioni ponendo le basi per una rete di solidarietà e condivisione di risorse.
Ripartire dopo tanti anni comporta sfide notevoli, come ha rivelato Sorpilli. L’associazione è cosciente del lavoro necessario per rinforzare la propria presenza sul territorio e promuovere la sensibilizzazione riguardo le malattie neuromuscolari. Le strategie si concentreranno non solo sull’assistenza, ma anche su iniziative di informazione e formazione, che coinvolgeranno sia i pazienti sia i professionisti della salute.
Con obiettivi ambiziosi e una chiara visione per il futuro, la sezione Uildm è pronta a svolgere un ruolo vitale nella comunità ferrarese, rendendo più accessibile l’assistenza e promuovendo un diritto fondamentale per tutti: quello alla salute e all’inclusione sociale.