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il cardinale zuppi critica le modifiche all’8×1000: “questo danneggia i poveri”

Il cardinale Matteo Maria Zuppi esprime preoccupazione per le modifiche all’8×1000, denunciando disparità tra confessioni religiose e l’impatto negativo su solidarietà e sostegno alle comunità in difficoltà.

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il cardinale zuppi critica le modifiche all’8x1000: "questo danneggia i poveri" - Tuttomodenaweb.it

Nel cuore del dibattito pubblico italiano, il cardinale MATTEO MARIA ZUPPI, presidente della CEI e arcivescovo di Bologna, ha espresso forte preoccupazione riguardo alle recenti modifiche apportate dal governo sulle finalità e modalità di attribuzione dell’8×1000. Durante un convegno tenuto a Bologna, il cardinale si è detto deluso da una scelta considerata unilaterale che, secondo lui, crea disparità tra le diverse confessioni religiose e mina le fondamenta di un accordo storico. L’8×1000, afferma Zuppi, è uno strumento essenziale per sostenere chi è in difficoltà e per contribuire a diverse cause sociali.

il significato dell’8×1000 nella società

Il meccanismo dell’8×1000 consente ai cittadini italiani di destinare una quota della loro imposta sul reddito a enti religiosi o scopi sociali. Questa scelta non riguarda solo la Chiesa cattolica, ma anche altre confessioni religiose che hanno stipulato intese con lo Stato. La legge n. 222/1985 ha segnato un importante traguardo nella regolamentazione dei rapporti tra Chiesa e Stato, permettendo un sostentamento equilibrato del clero e delle attività religiose. In questo contesto, il cardinale Zuppi sottolinea l’importanza di mantenere un funzionamento corretto e giusto del sistema, per garantire il corretto supporto a chi ne ha più bisogno.

La modifica della legge potrebbe avere ripercussioni significative, alterando la distribuzione delle risorse destinate al sostentamento del clero e, più in generale, alle esigenze sociali. Un eventuale ridimensionamento delle risorse destinate all’8×1000 si tradurrebbe in una minore capacità di risposta da parte della Chiesa e delle comunità religiose alle emergenze sociali, misure che includono il sostegno a persone in difficoltà economica, progetti di educazione e risposta alle emergenze.

la denuncia del cardinale contro le disparità

Durante il convegno “1985-2025 – Quarant’anni di sostentamento del clero: ieri, oggi e domani”, Zuppi non ha esitato a definire questa nuova impostazione una mossa che «mette in discussione la realtà pattizia dell’accordo stesso». Il cardinale ha affermato che il cambiamento in corsa delle regole rischia di inficiare gli obiettivi di solidarietà e giustizia sociale che il sistema dell’8×1000 si propone di garantire.

Secondo Zuppi, tali azioni non solo danneggiano la Chiesa cattolica ma anche le altre confessioni religiose, che si trovano ad affrontare una situazione di incertezza riguardo alle risorse destinate al loro sostentamento. La disparità creata dalle nuove disposizioni potrebbe portare a situazioni di maggiore svantaggio per le comunità più piccole, a discapito di un vero pluralismo religioso in Italia.

Questa è una questione delicata, che impatta sulla vita sociale e comunitaria, motivo per cui il cardinale ha deciso di prenderne pubblicamente parola. Il richiamo alla missione sociale della Chiesa come supporto ai più vulnerabili è uno dei punti chiave del suo intervento, il quale sottolinea come le comunità religiose siano spesso in prima linea nel fronteggiare situazioni di povertà e disagio.

guardare al futuro della collaborazione tra Stato e Chiesa

Il convegno di Bologna si inserisce in un contesto storico e sociale in continua evoluzione, dove il dialogo tra Stato e Chiesa rimane cruciale. Zuppi ha richiamato l’attenzione sulla necessità di continuare a lavorare insieme per il bene comune, evidenziando che la reale finalità dell’8×1000 è quella di avvicinarsi alle persone, alle loro necessità e ai temi di rilevanza sociale come la lotta alla povertà e l’educazione.

I prossimi passi da intraprendere coinvolgeranno un importante lavoro di lobby e dialogo affinché venga garantito il corretto funzionamento dell’8×1000 e si faccia fronte ai bisogni reali dei cittadini. L’appello di Zuppi si traduce in un impegno costante verso la giustizia sociale e verso una società più inclusiva. A questo si aggiunge il tema delle tante emergenze che si presentano non solo in Italia, ma nel mondo intero.

L’augurio del cardinale è che le modifiche legislative vengano riviste e che, alla luce di una riflessione condivisa, si possa tornare a un sistema che tuteli e valorizzi il contributo delle comunità religiose nel panorama sociale italiano.