Home » Massimo Cacciari chiude il ciclo di conferenze «Imperi: sacralità e potere» alla Basilica di San Petronio

Massimo Cacciari chiude il ciclo di conferenze «Imperi: sacralità e potere» alla Basilica di San Petronio

Il 4 giugno, Massimo Cacciari discuterà alla Basilica di San Petronio la crisi degli imperi e il ruolo della Chiesa nel contesto geopolitico attuale, analizzando conflitti contemporanei e sfide globali.

Massimo_Cacciari_chiude_il_cic

Massimo Cacciari chiude il ciclo di conferenze «Imperi: sacralità e potere» alla Basilica di San Petronio - Tuttomodenaweb.it

Il 4 giugno alle ore 21:30, Massimo Cacciari sarà l’ospite d’onore dell’ultimo incontro del ciclo di conferenze intitolato «Imperi. Sacralità e potere da Roma ai nostri giorni». Questo evento, organizzato dall’Arcidiocesi di Bologna in collaborazione con la Basilica di San Petronio e il centro «La permanenza del classico» dell’Università di Bologna, si tiene in una location di grande significato culturale e spirituale: la Basilica di San Petronio in piazza Maggiore. Durante la serata, il filosofo e politico affronterà un tema di strettissima attualità: la crisi degli imperi, con particolare attenzione alla fine dell’impero russo-sovietico e alle sfide che affronta l’America odierna.

Il tema della conferenza: la fine degli imperi

Il cuore dell’argomento proposto da Cacciari, «La fine degli imperi. I grandi spazi politici», rappresenta un’analisi della situazione geopolitica attuale. Il filosofo afferma che il mondo sta vivendo una fase di transizione, simile agli anni precedenti allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. In questo contesto, Cacciari sottolinea l’importanza della Chiesa come l’unica istituzione in grado di stimolare una riflessione profonda sulla condizione umana e sulla necessità di trovare vie comuni tra le nazioni.

All’inizio della serata, ci sarà il saluto dell’arcivescovo cardinale Matteo Maria Zuppi, seguito da una performance della Cappella musicale arcivescovile di San Petronio, diretta da Michele Vannelli. La serata si arricchirà con letture di opere di autori come Dostoevskij, Musil, Junger e Ionesco, interpretate dall’attrice Margherita Di Rauso, rendendo l’evento ancor più suggestivo e coinvolgente.

La posizione del filosofo sulla crisi globale

Cacciari analizza la crisi in atto, evidenziando che lo stato attuale delle cose è caratterizzato da un disordine globale. Parlando della transizione da un’impero all’altro, il filosofo spiega come dopo le due guerre mondiali si è delineata l’egemonia degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica, una dinamica che ha conosciuto il suo esaurimento negli ultimi decenni. A suo avviso, il mondo di oggi è segnato da una crisi dell’impero russo-sovietico e dall’indebolimento di quello americano.

Il filosofo non risparmia critiche anche ai modelli politici che hanno preso piede in seguito al collasso degli imperi coloniali. Questi ultimi, sostiene, hanno portato a un’imitazione del sistema di stato europeo senza generare nuovi poteri forti. La Cina, con la sua storia diversa, rappresenta un altrove. Secondo Cacciari, la ricerca di una “grande Europa” è afflitta da complessità e contraddizioni.

Conflitti contemporanei: la guerra e il ruolo della Chiesa

Nella sua disamina, Cacciari tratta i conflitti contemporanei, come quello tra Russia e Ucraina. Secondo il filosofo, è fondamentale tornare a quanto stabilito dai due accordi di Minsk per evitare un ulteriore escalation. Propone che l’Europa rifletta su un compromesso, poiché qualsiasi vittoria basata sulle attuali posizioni di Kiev sembra impossibile.

Parlando della situazione in Palestina, Cacciari critica la politica di Netanyahu, definendo le sue azioni vergognose e dannose. Sottolinea che in Israele esiste una forte opposizione alla sua gestione, che contrasta con l’apparente indifferenza dell’Europa. Infine, il filosofo evidenzia come il supporto degli Stati Uniti a Netanyahu limiti ogni possibilità di cambiamento, nonostante la forte opposizione interna.

La Chiesa come porto sicuro nel disordine globale

Un aspetto centrale del pensiero di Cacciari è il ruolo della Chiesa in questo periodo di incertezza. Riconosce che, sebbene la voce della Chiesa possa sembrare “disarmata”, è comunque l’unica istituzione che tenta di richiamare l’attenzione sui pericoli incombenti. Rievoca la figura di Benedetto XV durante la Grande Guerra, evidenziando i paralleli con l’attuale scenario mondiale. Cacciari nutre una speranza nel fatto che la Chiesa possa fungere da mediatore tra le diverse sfere di influenza, favorendo un dialogo necessario in un contesto di conflitto e divisione.

Il 4 giugno, dunque, non sarà solo un appuntamento per ascoltare un grande pensatore, ma un’opportunità per interrogarsi profondamente su tematiche attuali e vitali, alle porte del possibile cambiamento degli assetti geopolitici mondiali.