Rimini pronta a scrivere un nuovo capitolo: la sfida per la promozione in Serie A1
Rimini si prepara per una storica sfida di playoff contro Cantù, con la Rinascita Basket a un passo dalla promozione in Serie A1 dopo anni di crescita e successi.

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Rimini si prepara a vivere un momento cruciale nel mondo del basket con la sfida per la promozione in Serie A1. La squadra di pallacanestro, rinata come Rinascita Basket Rimini nel 2018, è a un passo dalla massima serie. Dopo quasi sette anni di successi e crescita, i giocatori affronteranno Cantù in una serie di playoff che inizia domenica, creando grande attesa tra tifosi e appassionati.
La storia che riemerge: dalle origini a oggi
La storia del basket a Rimini ebbe inizio nel 1947, un periodo che coincide con il primo dopo guerra. Con il passare degli anni, la squadra ha vissuto periodi di gloria, alternando momenti di grande successo in A e A2 e guadagnando il cuore di molte generazioni di riminesi. Dopo un lungo periodo di alti e bassi, nel 2018 la Rinascita Basket Rimini ha ripreso il suo cammino, portando con sé una tradizione che si è sedimentata nel tempo.
Nonostante il nuovo nome e la nuova gestione, Rbr ha recuperato il codice federale storico, il numero 000122. La ripartenza, però, è avvenuta dalla Serie C, dove il club ha avviato il suo percorso di crescita attraverso diverse promozioni. Il primo grande passo verso il ritorno ai massimi livelli lo ha fatto Massimo Bernardi, allenando la squadra in Serie B, per poi passare il timone a Mattia Ferrari, che ha finalmente riportato la squadra in A2 nel 2022.
Il presente: un sogno che si avvicina
Oggi, sotto la guida di Sandro dell’Agnello, Rbr si presenta nella sua migliore forma per affrontare le prossime sfide, con un’idea chiara di come muoversi nel campionato. L’obiettivo non è dichiarato esplicitamente, ma si avverte forte la voglia di affacciarsi al sogno della Serie A1. La dirigenza ha lavorato incessantemente per costruire una squadra competitiva e per legarsi a realtà locali e sponsor, cercando di diverse strategie e risorse nel territorio.
Un aspetto da sottolineare è l’affetto dei tifosi, che si è manifestato in modo tangibile durante la semifinale a Forlì, dove oltre 300 sostenitori hanno accolto la squadra al ritorno, celebrando ogni giocatore come un eroe. Il Flaminio è diventato il palcoscenico ideale, dimostrando di essere non solo il tempio del basket, ma anche il cuore pulsante della comunità sportiva riminese. Con un tasso di riempimento del 98,4%, rappresenta il palazzetto più affollato della A2, testimoniando la passione che circonda questa squadra.
La sfida con Cantù: un ostacolo storico
Cantù, una storica corazzata del basket italiano, rappresenta un vero e proprio banco di prova per Rbr. I prossimi match sono attesi con trepidazione, non solo per la possibilità di approdare alla massima serie, ma anche per il significato simbolico di un ritorno tra le grandi del basket. L’importanza della gara è percepita anche dai giocatori, che dovranno affrontare una squadra dal grande calibro, non solo sportivo, ma anche economico e sociale.
L’ultimo giorno in Serie A per la pallacanestro riminese risale al 6 maggio 2001, data in cui la Vip Rimini, allora attiva, fu costretta a retrocedere, segnando un’epoca che sembra ora a un passo dalla chiusura. Con Sandro De Pol e altri volti noti a bordo campo, il ricordo di quei giorni rinasce insieme all’obbiettivo di riportare la squadra verso l’élite. Questo momento non è solo una sfida, ma una rinascita, un’opportunità per guardare al futuro con fiducia e ottimismo.
La serie di partite che comincia domenica promette di essere carica di emozioni, e, indipendentemente dall’esito, rappresenta un ulteriore passo verso il sogno di rivedere Rimini al vertice del basket italiano. La città e i suoi tifosi attendono con fervore il primo fischio d’inizio, pronti a supportare la squadra in questa avventura entusiasmante.