Divieti di balneazione a Lido di Classe: le prime ordinanze dell’estate 2025
A Lido di Classe e Bellaria-Igea Marina, divieti temporanei alla balneazione sono stati emessi a causa di elevati livelli di Enterococchi nelle acque, con monitoraggio continuo da parte delle autorità.

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A Lido di Classe, frazione del comune di Ravenna, l’avvio della stagione estiva 2025 segna già il primo stop ai bagni. Dopo i controlli ambientali effettuati dai tecnici di Arpa Emilia-Romagna, i sindaci delle località interessate hanno emesso ordinanze che vietano i tuffi in alcune aree specifiche della spiaggia. Questo scenario emerge a seguito di analisi microbiologiche che hanno rivelato una situazione da monitorare con attenzione, ma con un contesto che non desterebbe preoccupazioni.
Le aree interessate dalle ordinanze
Le ordinanze di divieto sono applicate in due tratti distinti della costa. A Lido di Classe, è vietato immergersi nel tratto di spiaggia compreso tra 100 metri e 250 metri a nord della foce del fiume Savio. Parallelamente, a Bellaria-Igea Marina, l’interdizione comprende i 100 metri a nord e a sud della foce del fiume Uso. Queste decisioni provengono da un’attenta valutazione dei risultati da parte degli esperti, che hanno messo in risalto la necessità di tutelare la salute pubblica durante i mesi estivi, quando la balneazione è particolarmente frequentata.
Le ordinanze sono state emesse per garantire la sicurezza dei bagnanti e tutelare l’ambiente marino. È comune che, in prossimità delle foci, si registrino concentrazioni più elevate di alcuni indicatori microbiologici, che in questo caso riguardano in particolare il parametro “Enterococchi”.
Analisi delle acque e risultati
Dai campionamenti effettuati, i tecnici di Arpa Emilia-Romagna hanno riscontrato valori superiori rispetto ai limiti stabiliti dalla legge per la qualità delle acque marine. La presenza di Enterococchi nelle acque può essere un indicatore di contaminazione fecale, per cui la rilevazione ha portato alla necessità immediata di adottare misure precauzionali. Questa situazione, però, appare comunque contestualizzata: i recenti eventi meteorologici hanno contribuito ad alzare i livelli di contaminazione, portando le acque dolci dei fiumi a sfociare nel mare.
L’ente Arpa Emilia-Romagna assicura che la situazione sarà monitorata con attenzione e che ci saranno nuovi campionamenti per verificare l’evoluzione del fenomeno. È previsto che un nuovo rapporto venga rilasciato già il giorno successivo all’emissione del divieto, per dare trasparenza e aggiornamenti tempestivi ai cittadini e ai turisti.
Prospettive future e misure di sicurezza
Sebbene l’emissione di divieti alle balneazioni possa far sorgere preoccupazioni tra i bagnanti, è fondamentale ricordare che queste misure sono precauzioni necessarie, soprattutto in un contesto di variabilità climatica. La presenza di forti piogge e tempeste, come accaduto recentemente, può avere un impatto notevole sulla qualità delle acque. Tuttavia, si sta lavorando attivamente per garantire che le spiagge tornino presto fruibili e sicure per tutti.
Quando i risultati delle nuove analisi confermeranno il rientro dei valori nei limiti legali, i divieti saranno immediatamente revocati. Le autorità comunali, in collaborazione con Arpa Emilia-Romagna, si impegnano a comunicare rapida e in modo chiaro lo stato delle acque, promuovendo così un’estate che possa garantire sia divertimento che sicurezza ai bagnanti.