Home » I cittadini della Val di Zena consegnano una lettera aperta al commissario per la ricostruzione

I cittadini della Val di Zena consegnano una lettera aperta al commissario per la ricostruzione

Cittadini della Val di Zena mobilitati per chiedere interventi urgenti dopo le alluvioni, con oltre 3.700 firme raccolte e un incontro previsto con il commissario per la ricostruzione.

I_cittadini_della_Val_di_Zena_

I cittadini della Val di Zena consegnano una lettera aperta al commissario per la ricostruzione - Tuttomodenaweb.it

La Val di Zena è sotto i riflettori per una mobilitazione forte e decisa dei cittadini che, dopo gli eventi alluvionali che hanno colpito la zona, reclamano a gran voce interventi urgenti per garantire la sicurezza del territorio. Oltre 3.700 firme, raccolte in pochi giorni, saranno consegnate ai vertici della Regione e del commissario straordinario per la ricostruzione. La situazione è critica, e la popolazione non intende più rimanere in attesa di misure che tardano ad arrivare.

Lettera aperta e firme in sostegno della sicurezza

Il comitato dei residenti ha preparato una lettera aperta da indirizzare a Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna, e a Fabrizio Curcio, commissario per la ricostruzione post alluvione. Il documento raccoglie una serie di richieste fondamentali per i cittadini della Val di Zena, evidenziando la necessità di azioni tempestive per ripristinare la sicurezza nella valle. Il comitato chiede incentivi per i lavori sul torrente Zena, la pulizia del suo letto, la protezione delle sponde e l’adeguamento della Strada Provinciale 36. Tali interventi sono presentati come essenziali per restituire ai residenti il diritto di vivere in un ambiente sicuro e per prevenire futuri danni.

Il momento culminante di questa mobilitazione è fissato per il 4 giugno, quando i membri del comitato si presenteranno di persona in viale Aldo Moro per consegnare le firme. Pietro Latronico, portavoce del comitato, ha sottolineato l’importanza di questo gesto, che rappresenta un forte legame tra la comunità e il territorio. La significativa adesione alla petizione, che ha superato le aspettative considerando la dimensione dei Comuni coinvolti, è un chiaro segno del desiderio di cambiamento dei residenti, spesso sottovalutato dalle istituzioni.

Un incontro atteso per la rinascita della Valle

Dopo la presentazione delle firme, i rappresentanti del comitato sono stati convocati per un incontro con il commissario Fabrizio Curcio, fissato per il 5 giugno. Questo incontro è visto come un’opportunità cruciale per esprimere direttamente le necessità e le urgenze della Val di Zena. È previsto che diversi comitati di alluvionati della regione prendano parte a questa discussione, evidenziando un’unità di intenti attraverso i territori colpiti. La riunione, quindi, non sarà solo un’occasione di ascolto, ma un importante passo verso interventi che potrebbero finalmente cambiare la sorte della valle.

La popolazione esprime una richiesta chiara: azioni concrete e tempestive. Le speranze di un allegerimento dell’immobilismo pubblico si concentrano sulle prossime decisioni. La comunità locale attende risposte concrete da parte delle istituzioni, in particolare quella governativa, che deve dimostrare di essere capace di attuare le misure necessarie per affrontare le criticità emerse.

Misure urgenti per la sicurezza del territorio

Facendo riferimento a uno studio commissionato dall’Università di Modena e Reggio Emilia, il comitato ha delineato una serie di interventi urgentemente necessari. Tra le richieste principali spiccano operazioni di sbancamento e pulizia del torrente Zena, volto a ripristinare la sua larghezza naturale e migliorare la gestione delle acque. Un altro aspetto cruciale è il completamento delle operazioni di rimozione di alberi e rovi che ostacolano il deflusso delle acque e intralciano i ponti, messi a dura prova da anni di incuria. I cittadini chiedono anche una rapida messa in sicurezza della Strada Provinciale 36, attualmente soggetta a frane e smottamenti, per ripristinare percorribilità e sicurezza.

Il comitato ribadisce che senza interventi rapidi e efficaci, le famiglie della Val di Zena resteranno in una condizione di vulnerabilità inaccettabile. La situazione è vista come una sfida critica per le amministrazioni locali, che sono ora chiamate a dimostrare una vera tensione verso una risoluzione sostenibile per un territorio che necessita di nuovi fondamenti di sicurezza dopo troppi anni di trascuratezza e inattività. La determinazione della comunità rappresenta un faro di speranza per il futuro della valle e la possibilità di una rinascita.