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Riscoperta ed esposizione di un raro sgabello in avorio dell’antica Bologna etrusca

Un raro sgabello in avorio dell’antica Bologna etrusca, recuperato grazie al Rotary Club, è ora esposto al Museo Civico Archeologico dopo un’importante riqualificazione che valorizza il patrimonio storico locale.

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Riscoperta ed esposizione di un raro sgabello in avorio dell'antica Bologna etrusca - Tuttomodenaweb.it

Un importante progetto di salvaguardia ha riportato alla luce un raro sgabello in avorio, che rappresenta uno dei reperti più significativi dell’antica Bologna etrusca. Situato presso il Museo Civico Archeologico di Bologna, questo oggetto di straordinaria importanza storica è stato riqualificato e recuperato grazie alla collaborazione del Rotary Club Bologna Est, in un’occasione speciale che celebra sei decenni di attività. Dopo un attento lavoro durato otto mesi, lo sgabello è ora esposto nella Sala X della collezione permanente, in una nuova configurazione che ne sottolinea le caratteristiche e il contesto di rinvenimento.

Un reperto eccezionale legato alla storia di Bologna

Lo sgabello in avorio, datato tra la fine del VI secolo a.C., rappresenta un esempio raro di manufatto usato per scopi di rappresentanza. Questo oggetto ha fatto parte di un ricco corredo funerario rinvenuto nella tomba 173, scoperta nel 1887 dall’archeologo Edoardo Brizio durante i lavori di sistemazione per l’Esposizione Emiliana. La zona dei Giardini Margherita, dove avvenne il rinvenimento, ha visto l’emergere di ben 172 tombe etrusche in precedenza, e Brizio ha contribuito in modo significativo ad aumentare la conoscenza storica della zona.

Dopo la sua scoperta iniziale, lo scavo di Brizio ha portato alla luce ulteriori 230 tombe nell’arco di circa un secolo, databili tra il VI e il IV secolo a.C. L’importanza dello sgabello non è solamente legata al suo materiale pregiato, ma anche alla rarità di questo tipo di oggetti all’interno delle sepolture etrusche. Mentre altri elementi in legno come sedili e tavolini sono più comuni, l’uso dell’avorio distingue questo sgabello, non solo per la sua qualità, ma anche per il messaggio simbolico che rappresentava all’interno della società dell’epoca.

Nuova vita e tecnologia multimediale per l’esposizione

La recente riqualificazione dello sgabello ha comportato l’implementazione di un nuovo supporto espositivo e l’aggiunta di un apparato multimediale dedicato. Queste innovazioni sono state pensate per valorizzare la fruizione del reperto da parte del pubblico, rendendo l’esperienza più coinvolgente e accessibile. La narrazione che accompagna l’oggetto non solo informa i visitatori sulla sua struttura fisica e sul contesto di rinvenimento, ma li coinvolge in una dimensione temporale che invita a riflettere sulla storia di Bologna e sull’importanza della cultura etrusca.

Questa rinascita del pezzo è un chiaro esempio dell’impegno del Museo Civico Archeologico nel preservare e valorizzare il patrimonio storico locale. Attraverso iniziative simili, il museo non solo mantiene viva la memoria storica, ma offre anche uno spazio di dialogo tra passato e presente, stimolando un interesse sempre maggiore per la nostra eredità culturale. La miscela tra antiquariato e tecnologia ci ricorda che il patrimonio è vivo e cambia forma, adattandosi alle nuove generazioni.

I tesori etruschi e il loro significato per la cultura italiana

L’importanza degli sgabelli in avorio e, più in generale, dei reperti etruschi non può essere sottovalutata. Questi oggetti, oltre a rappresentare l’abilità artigianale dei nostri antenati, forniscono reperti tangibili da cui attingere per comprendere meglio la vita quotidiana e le dinamiche sociali di un popolo che ha lasciato una forte impronta nella storia italiana. I vari insediamenti etruschi, tra cui quello di Bologna, ci raccontano di un passato ricco e complesso, in cui i legami commerciali e culturali si intrecciavano su un ampio territorio.

La valorizzazione di tali pezzi storici serve anche come monito per le generazioni future. La consapevolezza e l’apprezzamento del passato possono aiutare a costruire un’identità culturale solida, favorevole a nuovi scambi e riflessioni. Esporre questi oggetti non è solo un atto di custodia, ma un invito a vivere e respirare la storia, mantenendo vive le memorie delle civiltà che ci hanno preceduto. Attraverso la cura e l’attenzione a reperti così rari, il Museo Civico Archeologico di Bologna si conferma un custode attivo della nostra eredità culturale.