Faetano ancora nel terrore: cane morto e un altro in osservazione dopo avvelenamenti
Faetano affronta un nuovo caso di avvelenamento di cani, suscitando preoccupazione tra i cittadini e l’Apas, che chiede maggiore vigilanza e azioni concrete per garantire la sicurezza degli animali.

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In un contesto già drammatico, Faetano si trova nuovamente ad affrontare una notizia che ha sconvolto i suoi cittadini. L’associazione per la protezione degli animali del Titano ha denunciato un episodio di avvelenamento che ha colpito due cani, portando a una crescente preoccupazione nella comunità locale. Questo evento si inserisce in un preoccupante trend che dura da quindici anni e mette in luce le problematiche legate alla sicurezza degli animali nella zona.
Il nuovo caso di avvelenamento
Recentemente, l’Apas ha sollevato l’ennesimo allarme riguardo a un episodio di avvelenamento avvenuto nell’area di sgambamento di Faetano. Due cani, entrambi giovani e addestrati per attività di soccorso, sono stati coinvolti in questo triste episodio. Purtroppo, uno dei due cani, di soli cinque anni, non è sopravvissuto, mentre l’altro è attualmente in osservazione veterinaria. Questo atto violento ha colpito non solo gli animali, ma anche l’intera comunità, poiché questi cani rappresentavano molto più di semplici animali domestici: erano considerati membri attivi e preziosi della società.
L’Apas ha espresso il suo profondo rammarico e indignazione per questa situazione, affermando che “è inaccettabile continuare a vedere vittime innocenti di una violenza che si poteva evitare”. Questo evento segna un ulteriore capitolo nella triste storia degli avvelenamenti di animali a San Marino, dove il terrore del “killer dei cani” non accenna a placarsi. Da aprile, dopo l’arresto di un presunto colpevole, Giorgio Cellarosi, tutti speravano di dare un punto finale a questa serie di crimini, ma ora la paura è tornata a serpeggiare.
Le indagini e le responsabilità
Nonostante l’arresto dell’uomo accusato, l’Apas ha sollevato dubbi circa le responsabilità di questo ultimo avvelenamento. Le autorità non hanno ancora chiarito se si tratti dello stesso individuo già noto per i crimini precedenti oppure se ci siano altri complici coinvolti. Inoltre, Cellarosi è stato avvistato in più occasioni in circolazione, sollevando interrogativi sulle misure di sicurezza in atto. Aumenta quindi la preoccupazione per la sicurezza degli animali e dei cittadini in generale.
Il rifugio dei volontari Apas si trova a breve distanza dall’area colpita. Questo contesto aumenta la preoccupazione che l’atto possa essere un tentativo intimidatorio nei confronti di chi si sta impegnando per fare luce sulla questione degli avvelenamenti. A rendere ancor più inquietante la situazione sono stati segnalati anche atti vandalici sui beni di coloro che si sono attivati per far emergere la verità.
La risposta della comunità
Di fronte a questa nuova ondata di paura, l’Apas ha rivolto un appello alla cittadinanza. Si invitano i residenti a prestare un’attenzione particolare e a evitare di portare i propri animali a passeggio nell’area di Faetano. Ogni segnalazione di comportamenti inquietanti, esche o sostanze sospette deve essere immediatamente comunicata alla Centrale operativa interforze, un numero che è stato messo a disposizione proprio per fronteggiare questo grave problema.
L’associazione ha sottolineato l’importanza di unire le forze per porre fine a questa spirale di violenza. “Non possiamo più permettere che altri animali o altre famiglie affrontino tragedie simili”, hanno dichiarato i rappresentanti dell’Apas. È fondamentale mobilitarsi e condividere informazioni per interrompere il ciclo di avvelenamenti e garantire un futuro più sicuro a tutti gli animali e ai loro proprietari.
La comunità di Faetano è in allerta, pronta a difendere i propri animali, e si attende una risposta concreta dalle autorità competenti per mettere fine a una serie di atrocità che sembrano non avere mai fine.