Funerali di Alice Neri: la decisione della corte e l’emozione dei familiari dopo anni di attesa
Il tribunale autorizza i funerali di Alice Neri, vittima di un omicidio brutale. Il processo contro l’imputato Mohamed Gaaloul avanza, con attese per la richiesta di pena imminente.

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L’iter legale che ha accompagnato il brutale omicidio di Alice Neri ha finalmente visto un punto di svolta. Nella giornata di ieri, in tribunale, la presidente della Corte d’Assise, dottoressa Ester Russo, ha dato il via libera ai funerali della giovane madre, restituendo i suoi resti ai familiari. Questo evento segna un momento di grande significato per la famiglia della vittima, che ha atteso quasi tre anni per dare alla donna una degna sepoltura. La tragica morte di Alice, avvenuta nella notte tra il 17 e il 18 novembre del 2022 nelle campagne di Concordia, ha scosso profondamente la comunità di Ravarino e ha scatenato un’ondata di indignazione e dolore.
La brutale aggressione e la scoperta del corpo
Alice Neri, di soli 32 anni, è stata vittima di un omicidio efferato. La notte del delitto è stata segnata da un’aggressione brutale, con la donna colpita da almeno sette coltellate. Il corpo, dopo il terribile crimine, è stato bruciato all’interno della sua auto, trovata posteggiata in un’area tra due laghetti. Questo crimine ha gettato un’ombra inquietante sull’area e ha suscitato una reazione immediata da parte delle autorità e della comunità locale. La dolorosa vicenda ha messo in evidenza anche le fragilità delle dinamiche relazionali e sociali, dando spazio a una serie di dibattiti su genere e sicurezza.
Lo sviluppo del processo e la situazione attuale
La presidente della Corte ha annunciato ieri la conclusione dell’istruttoria dibattimentale, segnando un passo importante nel processo legale. Dopo questa fase, è stata disposta la restituzione della salma di Alice ai familiari, che potranno finalmente organizzare i funerali e dare inizio a un percorso di lutto. L’omicidio volontario di Alice ha come imputato il 30enne tunisino Mohamed Gaaloul, la cui posizione legale è stata oggetto di dibattito acceso nel corso delle udienze. Il processo ha visto la pubblica accusa presentare una requisitoria dettagliata, evidenziando diversi elementi che pesano sulle spalle dell’imputato.
Elementi a carico dell’imputato e attese per la richiesta di pena
Il dibattimento si è concentrato su prove tangibili emerse durante le indagini. Tra gli elementi chiave ci sono tracce di DNA isolate su un mozzicone di sigaretta rinvenuto sul luogo del delitto e la fuga all’estero di Gaaloul subito dopo l’omicidio. Un altro dettaglio inquietante è rappresentato dall’olio lubrificante trovato nel suo borsello, un particolare che ha sollevato ulteriori interrogativi sulle circostanze del crimine. I pubblici ministeri, nel corso dell’udienza di ieri, hanno annunciato che procederanno con la formulazione della richiesta di pena nella prossima udienza. I familiari e l’intera comunità attendono con trepidazione gli sviluppi, sperando che venga fatta giustizia per Alice e che la sua memoria non venga mai dimenticata.