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La notte degli archivi: Modena celebra la memoria con eventi culturali imperdibili

Modena celebra il patrimonio culturale con “La notte degli archivi”, un evento che offre visite, mostre e performance in quattordici istituzioni, per riscoprire la storia locale e la memoria collettiva.

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La notte degli archivi: Modena celebra la memoria con eventi culturali imperdibili - Tuttomodenaweb.it

Gli archivi custodiscono storie, documenti e memorie che tracciano il percorso di una comunità. In questo contesto, Modena si prepara a illuminare il suo patrimonio culturale con “La notte degli archivi“, un evento in programma per domani, che vedrà quattordici istituzioni culturali aprire le porte al pubblico. L’iniziativa, parte del progetto nazionale “Archivissima“, offrirà ai visitatori occasioni uniche di esplorazione, riflessione e interazione con la storia locale attraverso visite guidate, narrazioni teatrali e esperienze digitali. Il tutto con ingresso libero, un invito a riscoprire la memoria storica della città.

La ricchezza degli archivi a Modena

Modena è una città dai molteplici volti, non ultimo quello della sua vasta rete di archivi. Ogni istituzione conserva documenti che testimoniano la vita passata e presente della comunità. Gabriella Roganti, coordinatrice dell’Archivio Storico Comunale, sottolinea l’importanza di questi spazi: “Ogni giorno qui dialoghiamo con le carte“. Questi materiali non sono solo pezzi di carta, ma rappresentano i ricordi e le esperienze che ci hanno formati. Ogni faldone, ogni cartella è un tassello del grande mosaico che compone la storia di Modena.

L’archiviazione non deve essere vista come un’attività noiosa e polverosa, bensì come un’opportunità per vivere e interrogare il presente. L’analisi dei documenti archiviati consente di riflettere sul passato, per creare un futuro più consapevole. La notte degli archivi rappresenta quindi una chance per avvicinarsi a questi “tesori” inaccessibili durante il resto dell’anno, un modo per trasformare la percezione degli archivi in luoghi dinamici e vitali.

Gli eventi in programma: un viaggio tra cultura e storia

Tra le iniziative in programma, l’Archivio di Stato di Corso Cavour ospiterà una mostra che esalta la tradizione musicale e teatrale della corte estense. I visitatori potranno immergersi nella storia attraverso documenti, immagini e racconti a partire dalle ore 18. Un momento di riflessione sul futuro è invece previsto all’Archivio Storico Diocesano, dove si discuterà delle evoluzioni nei metodi di archiviazione, insieme a suggestioni sul concetto di “futuro anteriore“. Dalle 17.30, l’Accademia di Scienze Lettere e Arti presenterà un progetto di digitalizzazione della sua collezione numismatica Rangoni, un’altra testimonianza della ricchezza culturale presente in città.

Non mancheranno le occasioni di scoperta creativa: presso l’Archivio della Bonifica Burana, si potrà apprendere come nascono opere idrauliche, unendo disegno tecnico e realtà aumentata. Inoltre, nella corte del Collegio San Carlo si assisterà a performance di danza barocca, utilizzata come strumento educativo, che saprà incantare i partecipanti con la sua bellezza.

L’archibus e il tour degli archivi decentrati

Un’iniziativa interessante sarà l’Archibus, una navetta che alle 16.30 partirà da Piazza Sant’Agostino per collegare sei archivi nei punti più decentrati della città. I partecipanti potranno prenotare il servizio gratuitamente, per un viaggio all’insegna della scoperta e della memoria. Il primo stop sarà all’Archivio dell’Anmig, dove si conservano fascicoli e carteggi legati alla storia dei mutilati e invalidi di guerra. A seguire, il Centro Documentazione Donna, che attraverso il racconto illuminerà tematiche come diritti e autodeterminazione.

Un passaggio importante del tour avverrà presso l’Istituto Storico di Viale Menotti: qui si metteranno a confronto documenti della Repubblica Sociale Italiana con quelli delle brigate partigiane, per un’analisi approfondita di un periodo tumultuoso della storia. Infine, la tappa presso l’Archivio Cesare Leonardi, dedicato alla ricerca sugli alberi, e il Collettivo Amigdala, dove le voci delle fonti orali si faranno ascoltare, permettendo ai visitatori di interagire con la voce della storia.

L’arte incontra la memoria all’Archivio Storico Comunale

Una delle mostre più attese di questa notte speciale sarà allestita all’Archivio Storico Comunale, situato a Palazzo dei Musei. Qui, le opere di Lucietta Righetti, una nota artista modenese, sono accostate a materiali d’archivio che raccontano la sua storia personale. I visitatori potranno osservare il passaggio delle esperienze e delle emozioni attraverso il tempo, con opere come il gruppo di famiglia che Lucietta ha dipinto a soli tredici anni. Accanto a questa, spicca una copia della Cronaca cinquecentesca del Lancellotti, che riporta gli stemmi delle famiglie modenesi, tra cui i Righetti.

Non mancano neppure creazioni più intime, come il dipinto che Lucietta dedicò a San Geminiano, in segno di ringraziamento per un aiuto ricevuto in un momento difficile. L’uso delle oggi sorprendenti tecnologie permetterà agli studenti dell’Istituto ‘Venturi’ di animare i dipinti, dando vita a storie che sfociano in un’interazione moderna con l’arte. Questa sinergia tra passato e presente garantirà un’esperienza memorabile per tutti i partecipanti.

La notte degli archivi a Modena non sarà solo un evento da vivere, ma un’opportunità per riscoprire il legame con le proprie radici e il patrimonio culturale che rappresenta un valore inestimabile per una comunità viva e pulsante.