Ricerche sul misterioso omicidio di Pierina Paganelli a Rimini: l’analisi del Collegio peritale
Il caso dell’omicidio di Pierina Paganelli a Rimini rimane irrisolto, con indagini che non chiariscono l’identità del presunto assassino e incertezze sul colore della pelle del soggetto ripreso.

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Il caso dell’omicidio di Pierina Paganelli ha riacceso l’attenzione sia della cronaca locale che di quella nazionale. Il tragico evento, avvenuto il 3 ottobre 2023 a Rimini, ha lasciato interrogativi e dubbi irrisolti, soprattutto riguardo all’identità del presunto assassino. Recenti indagini condotte dal Collegio peritale hanno cercato di chiarire alcuni aspetti cruciali delle indagini, senza però arrivare a una conclusione definitiva sul colore della pelle del soggetto sconosciuto ripreso da una telecamera di sicurezza.
L’analisi del collegio peritale sulla telecamera di sicurezza
Il Collegio composto da esperti del RIS di Parma e dell’Università di Catania è stato incaricato dal gip del Tribunale di Rimini di esaminare le immagini catturate dalla telecamera della farmacia San Martino. Questa telecamera avrebbe ripreso una figura che si dirigeva verso il condominio di via del Ciclamino, presumibilmente il presunto assassino. Durante le indagini, gli esperti hanno eseguito un’incisiva prova in esterna, coinvolgendo l’unico indagato, Louis Dassilva, un cittadino senegalese di 35 anni, attualmente in carcere.
In un momento cruciale dell’indagine, il 11 febbraio, Dassilva è stato fatto passare davanti alla telecamera per verificare se l’altezza dell’indagato potesse coincidere con quella della figura ripresa. Tuttavia, il report finale indicava che l’altezza di “ignoto uno” era incompatibile con quella di Dassilva, il quale risulta essere significativamente più alto. Questo ha complicato ulteriormente il quadro, poiché l’indagine si trovava di fronte a un controsenso rispetto alla valutazione iniziale.
Incertezze sul colore della pelle del soggetto ripreso
Un aspetto cruciale che è emerso dall’analisi è stata l’impossibilità di stabilire il colore della pelle del soggetto ignoto identificato nelle immagini. Il Collegio peritale ha specificato che, nonostante le prove siano state condotte scrupolosamente, il dettaglio del colore della pelle rimane inconcludente. Questo silenzio su un aspetto così significativo lascia aperte delle questioni sul profilo del sospetto e sulla base delle accuse formulate.
L’udienza che si terrà lunedì avrà come obiettivo quello di acquisire ufficialmente le conclusioni contenute nella consulenza del Collegio. Il giudice Cantarini dovrà valutare quali elementi potranno essere utilizzati per procedere ulteriormente con l’indagine. Questa incertezza non fa altro che aumentare l’attenzione del pubblico e dei media sul caso, la cui complessità sembra aumentare col passare del tempo.
Il ruolo di louis dassilva nell’inchiesta
Louis Dassilva, l’unico indagato, è stato trattenuto nel carcere di Rimini dal 16 luglio 2024, in attesa di ulteriori sviluppi nel caso. L’assistenza legale, affidata agli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, ha cercato di difendere il loro cliente coltivando l’idea di innocenza e dando battaglia su ogni singolo punto emerso dall’indagine. L’interrogatorio e la sfilata davanti alla telecamera sono stati momenti chiave del processo, volti a stabilire la connessione tra Dassilva e il crimine.
Questo caso dimostra come la giustizia possa essere un percorso tortuoso, segnato dall’assalto di prove e testimonianze che possono sempre portare a nuove strade da esplorare. I legali di Dassilva si stanno preparando ad affrontare le ulteriori prove che emergeranno dall’udienza, consapevoli della complessità della situazione attuale. La vicenda continua a far discutere, e molti si chiedono quale sarà il prossimo passo dell’inchiesta. La risposta potrebbe chiarire diversi dubbi o complicare ancor più un caso già intricato.