Sindaco Alessandro Barattoni al lavoro: composizione della nuova giunta comunale
Il sindaco Alessandro Barattoni è impegnato nella selezione della nuova giunta comunale, bilanciando le esigenze delle forze politiche e la necessità di rappresentanza e competenze in un contesto politico delicato.

Sindaco Alessandro Barattoni al lavoro: composizione della nuova giunta comunale - Tuttomodenaweb.it
La settimana trascorsa ha visto il sindaco Alessandro Barattoni immerso nella selezione dei membri della nuova giunta, prima dell’insediamento ufficiale del consiglio comunale. In un contesto dove gli equilibri politici sono delicati, il primo cittadino si trova a dover rispettare le diverse sensibilità e fare scelte strategiche, mantenendo al contempo la libertà di nomina che gli consente di coinvolgere figure esterne alle dinamiche partitiche.
Le dinamiche politiche in gioco
Per costruire una giunta equilibrata, Barattoni deve considerare le cinque forze politiche che hanno sostenuto la coalizione di centrosinistra, ognuna delle quali ha eletto un proprio rappresentante. Il Partito Democratico, con 16 eletti, rappresenta una quota significativa, mentre gli alleati sono distribuiti in modo differente, con quattro forze al 4% e una sotto il 3%. In questo panorama, si delinea la possibilità che ogni gruppo politico possa nominare un assessore, una prassi consolidata che, se seguita, garantirebbe al PD di avere cinque rappresentanti nella giunta, incluso il sindaco. Tuttavia, la composizione dell’esecutivo potrebbe differire in base alla proporzione di voti ottenuti dalle forze politiche in gioco.
Non esiste un obbligo formale che imponga la nomina di assessori da parte di ognuna delle forze politiche che hanno eletto consiglieri, ma questa abitudine potrebbe tornare utile per mantenere un equilibrio e una rappresentanza sufficiente. Inoltre, c’è la necessità di considerare il tema della parità di genere nella nuova giunta, un aspetto che potrebbe influenzare le decisioni finali, dato che attualmente gli alleati non hanno proposto nominativi femminili ad eccezione di Barbara Monti di Progetto Ravenna.
Il borsino delle possibili nomine
Un clima di incertezza avvolge i nomi circolati nelle ultime settimane, con molte speculazioni ma poche certezze. Alessandro Barattoni mantiene un riserbo quasi assoluto, con il nome di Fabio Sbaraglia che rimane al centro delle discussioni. Sbaraglia, noto per essere l’ex sindaco facente funzione e molto apprezzato per il consenso ottenuto, sembra avere un posto garantito in giunta, probabilmente con incarichi significativi.
Per quanto riguarda il ruolo di vicesindaco, il Partito Repubblicano Italiano non sembra rivendicare la carica come in passato; tuttavia, c’è un certo ottimismo tra le file del partito. Mingozzi, capolista del PRI, potrebbe dover rinunciare a un’altra carica importante, quella di presidente della TCR, per favorire una rappresentanza più equilibrata della sinistra. Un altro nome che riemerge è quello di Eugenio Fusignani, ex vice di De Pascale, che potrebbe rientrare in gioco visto il suo background politico consolidato.
Nel contesto delle potenziali assessore emerge un lato incerto. Massimo Cameliani del PD, notoriamente ben posizionato nelle preferenze, potrebbe tornare in giunta dopo la sua esperienza come assessore e presidente del consiglio. Altri nomi di interesse includono Federica Moschini e Livia Molducci, due donne che potrebbero avere un ruolo significativo. Ci sono anche figure nuove in considerazione come Petia Di Lorenzo, Greta Cavallaro, Luca Cortesi e Francesca Impellizzeri. Tuttavia, rimane necessario monitorare la situazione in evoluzione, poiché le certezze, al momento, sono molto limitate.
Il futuro della giunta comunale
L’argomento della composizione della nuova giunta continua a essere oggetto di discussione e analisi tra gli addetti ai lavori e i cittadini. La selezione dei membri, che include sia esperienze consolidate sia nomi freschi, riflette la necessità di bilanciare le diverse realtà politiche e sociali della città. Anche le scelte relative agli assessori devono tenere conto della rappresentanza e delle competenze necessarie a guidare i vari settori, specialmente in un periodo così delicato.
Sono molti gli interrogativi aperti: che percorsi seguirà il sindaco nella selezione dei suoi collaboratori? Saranno previsti contributi significativi dalle forze minori che compongono la coalizione? Con l’approssimarsi della data di insediamento ufficiale, l’attesa continua a crescere tra la popolazione, che osserva con interesse le dinamiche politiche e le prospettive future per la giunta comunale. La composizione finale delle nomine rappresenterà non solo un passaggio amministrativo, ma anche un indicatore delle strategie e dei valori del governo locale.