Accordo storico: Firmato il nuovo contratto per 60.000 lavoratori di Stellantis, Cnh, Iveco e Ferrari
Firmato un nuovo contratto di lavoro per oltre 60.000 lavoratori del settore automotive e meccanico, con aumenti mensili medi di 140 euro fino al 2026, ma la Fiom resta esclusa dalla trattativa.

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La trattativa che si è protratta per sei mesi ha finalmente dato i suoi frutti. L’Unione Industriali di Torino ha ospitato la firma dell’accordo per il nuovo contratto specifico di lavoro, coinvolgendo i principali attori del settore automotive e meccanico. Più di 60.000 lavoratori, un numero significativo, saranno direttamente interessati dalle novità introdotte, che promettono di migliorare le condizioni lavorative e la retribuzione nel biennio 2023-2026.
Dettagli dell’accordo nella Ugl
L’accordo è stato sottoscritto da diverse organizzazioni sindacali, tra cui Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri. È importante notare che la Fiom non ha partecipato alla firma, scegliendo di non essere presente al tavolo delle trattative, ma si prevede un incontro odierno alle ore 14 con il gruppo di metalmeccanici della Cgil, sotto la direzione del segretario nazionale Samuele Lodi. Questo incontro potrebbe rivelarsi cruciale per discutere future strategie e rivendicazioni da parte della Fiom, dato il suo esclusivo ruolo nella rappresentanza dei lavoratori.
Aumenti mensili e impatto economico
Un aspetto rilevante del nuovo contratto è l’aumento previsto per il prossimo biennio, fissato al 6,6%. Questo incremento si somma ad un totale di 18,66% per l’intero quadriennio che va dal 2023 al 2026. In termini monetari, per i lavoratori, ciò significa circa 140 euro di aumento medio mensile nelle buste paga per i prossimi due anni. Considerando l’intera durata dell’accordo, l’incremento arriva a 350 euro mensili. Un cambiamento che rappresenta un significativo aiuto per le famiglie, specialmente in un contesto economico complicato.
Reazioni dei lavoratori e dei sindacati
Le reazioni al nuovo accordo sono attese con grande interesse. I sindacati firmatari sembrano soddisfatti dei risultati ottenuti, evidenziando l’importanza di questo contratto come un passo verso un riconoscimento maggiore delle esigenze dei lavoratori nel settore automotive e meccanico. Tuttavia, il fatto che Fiom non sia stata parte della trattativa potrebbe significare che ci saranno dei dissensi, e le discussioni di oggi con la Cgil potrebbero chiarire ulteriormente la posizione di chi non ha partecipato alla firma.
Dunque, il nuovo accordo non è solo un documento, ma rappresenta una svolta significativa per un numero considerevole di lavoratori e potrebbe avere ripercussioni più ampie nel settore, stimolando ulteriori discussioni su diritti e doveri nel mondo del lavoro. La firma di questo contratto arriva in un momento cruciale, e ora tutti gli occhi sono puntati sugli sviluppi futuri, per comprendere come le aziende e i sindacati si muoveranno nei prossimi mesi.