Nuovo comandante per l’Accademia Militare di Modena: il generale Stefano Messina prende le redini
Il Generale Stefano Messina subentra al Comandante Scalabrin all’Accademia Militare di Modena, segnando un’importante transizione nella storica istituzione dedicata alla formazione di ufficiali e leader responsabili.

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In un contesto di grande importanza storica e culturale, il passaggio di consegne all’Accademia Militare di Modena segna una nuova fase di leadership per la più antica scuola militare al mondo. La cerimonia di avvicendamento, tenutasi nel magnifico Cortile d’Onore del Palazzo Ducale, ha visto il Generale di Divisione Stefano Messina subentrare al Comandante Generale di Divisione Davide Scalabrin. Questo cambio avviene in un momento cruciale, data la reputazione e il prestigio dell’Accademia, che ha formato generazioni di ufficiali.
Cerimonia di passaggio solenne e carica simbolica
La cerimonia è stata un evento altamente celebrativo, concentrazionando l’attenzione su valori come onore e responsabilità. Il Generale Messina, napoletano di 55 anni, è stato insignito della guida dell’Accademia dopo aver brillantemente ricoperto diversi ruoli sia a livello nazionale che internazionale. Tra di essi spicca la sua esperienza come Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia a Washington, nonché il comando della Brigata Sassari e della Join Task Force in Libano. Tali incarichi hanno forgiato le sue competenze nel contesto militare, rendendolo una figura adatta a dirigere i futuri ufficiali dell’Esercito.
Durante la cerimonia, il Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Carlo Adolfo Porro, ha ricevuto il titolo di Cadetto ad Honorem, enfatizzando il legame tra le istituzioni civili e militari. L’evento ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui il Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, e il Comandante della Scuola Ufficiali, a testimoniare l’importanza dell’Accademia nel panorama nazionale. Con il cerimoniale atto di un passaggio simbolico della Bandiera d’Istituto, il Generale Scalabrin ha ufficialmente ceduto il comando a Messina, un gesto carico di significato per i partecipanti.
Le parole del comandante uscente
Il Generale Scalabrin, visibilmente commosso durante il suo discorso di commiato, ha espresso gratitudine per l’esperienza accumulata durante il suo comando, sottolineando l’importanza della missione affidata al nuovo comandante. Ha ringraziato la comunità per l’accoglienza ricevuta e ha invitato Messina a vivere appieno le esperienze significative che ha avuto la fortuna di vivere in questi anni. Scalabrin ha anche voluto dedicare un messaggio agli allievi, esortandoli a coltivare la determinazione e a costruire la loro carriera professionale sulla solida base della conoscenza e del rispetto per il prossimo.
La riflessione del comandante uscente ha messo in luce non solo la personalità dell’Accademia, ma anche il modo in cui essa nutre il futuro dei suoi cadetti. La sua frase di commiato risuona come un’importante eredità per la nuova leadership.
L’importanza della figura del nuovo comandante
Intervenendo durante la cerimonia, il Generale di Corpo d’Armata Lamanna ha tracciato una definizione chiara del ruolo del comandante dell’Accademia. La missione di chi guida questo istituto non consiste solo nel formare ufficiali competenti, ma anche nel plasmare cittadini consapevoli e leader responsabili. Questo è un aspetto cruciale, che si inserisce nell’ottica del servizio allo Stato e nel contributo alla società, un messaggio che è giunto forte e chiaro.
Il Generale Vespaziani ha condiviso un’analisi profonda sull’importanza dell’Accademia come simbolo di valori militari fondamentali. Ha ribadito che chi comanda ha una responsabilità continua: custodire e rinnovare i principi che fanno del luogo un incubatore di carattere e identità per i futuri ufficiali. Storia e cultura militare si intersecano in questo percorso di formazione, facendo della struttura un cuore pulsante del valore civico e professionale.
Messina, il nuovo capitano di una lunga tradizione
Il Generale Stefano Messina, il 71° comandante della lunga storia dell’Accademia Militare, ha preso la parola per condividere il suo legame personale con l’istituto. Attraverso i suoi ricordi da cadetto, risalenti al 1983, ha messo in luce l’importanza della formazione e del cameratismo. Ha sottolineato come il legame con l’Accademia non si esaurisca nel ruolo attuale, ma rimanga vivo nel cuore di ogni ex allievo. Il messaggio di continuità e appartenenza si rafforza, evidenziando la necessità di mantenere viva la passione per il servizio e l’impegno nella crescita personale e professionale.
In questo modo, la cerimonia di avvicendamento ha non solo segnato un cambio di persona, ma ha anche rinforzato l’eredità dell’Accademia come fulcro di valori e formazione per i futuri leader militari italiani.