Spal a rischio esclusione dalla Serie C: politica locale sotto accusa per l’inazione sulla situazione
La SPAL di Ferrara affronta una crisi critica a poche ore dalla scadenza per l’iscrizione in Serie C, con crescenti preoccupazioni per la gestione politica e il futuro della squadra.

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La situazione della SPAL, storica società calcistica di Ferrara, si fa sempre più preoccupante a poche ore dalla scadenza per l’iscrizione al campionato di Serie C. Senza alcun trasferimento di fondi per garantire il futuro della squadra, il consigliere comunale Leonardo Fiorentini ha espresso il suo rammarico riguardo alla gestione della crisi da parte dell’amministrazione locale, sottolineando che ci si aspetta un intervento rapido per evitare un disastro sportivo. Questa vicenda ha sollevato diverse critiche nei confronti della classe politica, accusata di non aver agito in modo efficace di fronte a un problema che si protrae da tempo.
La bocciatura della commissione consiliare
Leonardo Fiorentini, esponente della lista civica Anselmo, ha avviato il suo intervento ricordando come sia stata bocciata la proposta di Massimo Buriani, capogruppo del Partito Democratico, che intendeva istituire una commissione consiliare per analizzare la condizione della SPAL. Questo diniego ha lasciato molti membri del Consiglio Comunale sorpresi, considerati gli evidenti segnali di difficoltà economica e tecnica mostrati dalla squadra già dal primo anno sotto la gestione di Joe Tacopina.
“Siamo stati messi di fronte a un ‘muro di gomma’, la situazione era palese eppure non si sono visti sforzi concreti per evitarla”, ha commentato Fiorentini. Indicando come il sindaco Fabbri, dopo aver pubblicato delle foto con il noto avvocato newyorkese, avesse dovuto prestare maggiore attenzione alla SPAL, società fortemente legata al patrimonio comunitario di Ferrara. Secondo il consigliere, malgrado la SPAL operi come società di diritto privato, gestisce anche beni pubblici come lo stadio, importante punto di riferimento per i cittadini, sia tifosi sia non.
Il ruolo dell’amministrazione comunale
Fiorentini ha evidenziato il valore che la SPAL rappresenta per la città di Ferrara e per i suoi tifosi. Ha richiamato a quanto il Comune stesso abbia investito nel miglioramento delle strutture necessarie per la squadra, inclusi i lavori di ristrutturazione dello stadio. Da questo punto di vista, il consigliere esprime la sua amarezza nei confronti dell’inattività dell’amministrazione riferendosi a quanta passione e risorse economiche i cittadini abbiano dedicato alla società. “L’idea che un patrimonio sportivo e una tifoseria così viva possano svanire in fretta è davvero triste”, ha dichiarato.
La mancanza di interventi decisivi da parte dell’amministrazione è percepita come una grave responsabilità politica, un’esortazione a non trascurare la realtà sportiva ferrarese in un momento delicato. Infatti, l’assenza di azioni preventive ha lasciato la SPAL in una posizione vulnerabile, costringendo il club a un dilemma immediato.
Le parole del consigliere Davide Nanni
A rincarare la dose, anche Davide Nanni, altro consigliere comunale e membro del PD, ha voluto far sentire la sua voce sul tema, sottolineando come non ci siano più parole per commentare quello che sta accadendo. “Il comportamento di Tacopina e dei suoi collaboratori è davvero avvilente”, ha affermato, descrivendo la situazione come drammatica non solo dal punto di vista sportivo, ma anche da quello economico, con 120 dipendenti della società che rischiano di essere coinvolti in una crisi devastante.
Nanni ha scelto di far leva sull’urgenza di un confronto costruttivo con la giunta comunale, chiedendo che il sindaco Fabbri prenda una posizione di fronte a una realtà così grave e inaspettata. “La SPAL è densamente intrecciata alla comunità ferrarese e non è solo un dato sportivo, ma una questione che coinvolge tutti”, ha sottolineato, lanciando un appello alla politica locale affinché agisca.
Con il diavolo dell’imminente deadline che incombe, le prossime ore saranno decisive per il futuro della SPAL, un patrimonio calcistico che i cittadini di Ferrara non sono pronti a lasciare andare.