Spal a rischio esclusione: l’ora della verità si avvicina, scade il termine per la fideiussione
La SPAL affronta una scadenza critica per l’iscrizione al campionato di Serie C, con una fideiussione da 700mila euro ancora mancante, suscitando preoccupazioni tra i tifosi e rischi di retrocessione.

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Il futuro della SPAL è appeso a un filo con una scadenza critica fissata per venerdì 6 giugno. Mentre la squadra di Ferrara spera che la situazione possa risolversi positivamente, una fideiussione da 700mila euro necessaria per formalizzare l’iscrizione al campionato di Serie C sembra tardare, lasciando i tifosi in uno stato di apprensione crescente. Senza questo trasferimento, i rischi per la società sportiva potrebbero trasformarsi in una dura realtà.
Scadenza imminente e preoccupazioni economiche
La scadenza per la presentazione della documentazione completa per l’iscrizione al campionato si avvicina rapidamente. Gli ultimi istanti utili scadranno alla mezzanotte del 6 giugno, e a complicare la situazione c’è l’assenza di una fideiussione fondamentale. Per procedere, il club deve ricevere un bonifico dagli Stati Uniti, ma i giorni passano e l’importo chiave di 700mila euro continua a mancare. Joe Tacopina, presidente della SPAL, si trova sotto i riflettori. Negli uffici del club, la sensazione prevalente è quella di un’incertezza che cresce, e molti mettono in dubbio che il denaro arriverà in tempo utile.
Già da giorni, i dirigenti aspettano di ricevere aggiornamenti e rassicurazioni, ma al momento il conto della SPAL è ancora vuoto. La scadenza segna un vero e proprio countdown, accentuato dalla necessità di attendere la riapertura delle banche americane per effettuare qualsiasi operazione di trasferimento. In questo contesto, i tifosi si chiedono quale sarà il futuro della SPAL e, in caso di un esito negativo, cosa accadrà alla squadra e ai suoi storici colori.
Parametri necessari e rischio di retrocessione
Per mantenere la propria posizione nel football professionistico italiano, la SPAL deve soddisfare parametri finanziari specifici. In particolare, è cruciale non solo il pagamento della fideiussione, ma anche la regolarità degli stipendi per i mesi di marzo e aprile. Le spese addizionali si aggirano attorno ai due milioni di euro, somma necessaria per garantire la partecipazione al campionato.
Se la situazione finanziaria non dovesse migliorare, la SPAL si vedrebbe costretta a rinunciare al calcio professionistico. Si profilerebbe così la possibilità di un ritorno in Eccellenza, un duro colpo per una società con una storia e una tradizione calcistica tanto ricche. Neanche il fatto che in passato ci sia già stata una registrazione all’ultimo minuto per l’iscrizione riesce a mitigare le preoccupazioni dei tifosi riguardo a un eventuale passo indietro.
Se l’iter non venisse completato, sarebbe necessario creare una nuova società per continuare a giocare, un processo che richiederebbe tempo e risorse.
Investitori e angoscia tra i tifosi
La situazione ha portato a un clima di incertezza palpabile tra i sostenitori della SPAL. Tacopina ha recentemente ribadito di essere attivo nella ricerca di investitori per garantire la sopravvivenza del club e completare le pratiche necessarie. La paura, però, è aumentata dopo un post apparso su LinkedIn, poi rimosso, di un suo socio. In esso si invitava gli interessati a entrare in contatto per investire in un club europeo di calcio con una storia significativa. I messaggi lanciati hanno suscitato immediata inquietudine tra i supporters, che sembrano percepire questo come un campanello d’allarme.
Fino a qualche giorno prima, l’atmosfera era relativamente serena. La SPAL aveva appena festeggiato la salvezza in campo vincendo i playout, e le dichiarazioni ufficiali sembravano promettere un futuro di ambizioni per il campionato. Ma ora, il mondo del calcio ferrarese si trova in un momento decisivo, in attesa di un bonifico fondamentale che potrebbe cambiare il destino del club.