Rissa in famiglia e violenze a Russi: arrestato un 35enne brasiliano con indagini in corso
Un uomo di origine brasiliana è indagato per maltrattamenti nei confronti della ex compagna a Russi, con misure restrittive e braccialetto elettronico per garantire la sua sicurezza.

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Un caso di violenze domestiche e maltrattamenti sta scuotendo la cittadina di Russi, portando alla luce una situazione allarmante. Un uomo di origine brasiliana, già denunciato in precedenza per aver girato con una replica di Kalashnikov, è stato nuovamente indagato, questa volta per maltrattamenti nei confronti della ex compagna. Gli sviluppi dell’indagine, condotta dalla Procura e dal gip Janos Barlotti, hanno portato a misure restrittive che includono l’allontanamento dall’abitazione, accompagnato dall’uso di un braccialetto elettronico.
Denunce e allontanamento forzato
Il 35enne, residente a Russi, si trovava già coinvolto in una controversa questione legata al porto abusivo di armi in un luogo pubblico. La situazione ha preso una piega più seria con l’ulteriore denuncia sporta dalla vittima, la sua ex compagna, che ha fatto scattare le indagini per i maltrattamenti. L’iter giudiziario ha portato alla decisione di allontanarlo dalla casa familiare, per garantire la sicurezza della donna e proteggere il suo benessere.
Il gip Barlotti, esaminando la richiesta della Procura, ha ritenuto necessario adottare misure cautelari, rendendo evidente la gravità della situazione. L’uso del braccialetto elettronico rappresenta uno strumento di monitoraggio utile a garantire il rispetto delle restrizioni imposte, in un contesto in cui le vittime di violenza domestica spesso si trovano a dover affrontare numerosi ostacoli per ottenere giustizia e protezione.
Un elenco inquietante di abusi
Il rapporto di indagine ha rivelato un quadro preoccupante, in cui numerosi episodi di violenza fisica e verbale si sono accumulati nel tempo. Stando ai capi d’accusa, l’uomo avrebbe iniziato a maltrattare la donna già nel febbraio dell’anno precedente, intensificando le proprie pretese nei suoi confronti. Le richieste di carattere intimo si sarebbero trasformate in umiliazioni, insulti e minacce, creando un clima di paura e sottomissione.
La situazione si è aggravata nei momenti in cui l’indagato ha usato la forza per immobilizzare la vittima, provocando lividi e segni evidenti sul suo corpo, tra cui segni delle mani sul collo. Questi eventi hanno sollevato interrogativi sulla sicurezza della donna, costretta a vivere in un contesto di costante terrore e ansia.
Atti di violenza e minacce
Uno degli episodi più gravi riporta a un’aggressione avvenuta il 14 aprile. Quando la donna ha rifiutato un’intimazione da parte dell’uomo, è stata brutalizzata e spinta a terra, ricevendo insulti e denigrazioni. Questo atto è stato considerato non solo un’aggressione fisica, ma anche un atto di violenza privata, che ha ulteriormente aggravato la posizione dell’indagato.
In aggiunta, l’uomo ha anche emesso minacce di tipo verbale, che hanno amplificato la paura della donna. La minaccia di ingaggiare un avvocato esperto, capace di danneggiarla ulteriormente qualora avesse scelto di presentare denuncia, ha reso chiaro il suo tentativo di controllo e intimidazione.
Un ciclo di maltrattamenti persistenti
Dopo la chiusura della relazione, l’uomo ha continuato a contattare la sua ex compagna, cercando di ripristinare un confronto forzato anche attraverso numerose telefonate e messaggi. Nonostante la volontà della donna di interrompere ogni legame, le sue insistenze hanno manifestato un comportamento aggressivo e prevaricante, evidenziando la vulnerabilità della vittima in una situazione di costante aggressione psicologica e fisica.
La storia di questo caso mette in luce un aspetto cruciale del tema delle violenze domestiche, evidenziando la necessità di misure efficaci per tutelare le vittime e prevenire situazioni simili. La ferma azione delle autorità da un lato, e la denuncia coraggiosa della donna dall’altro, rappresentano un passo importante nella lotta contro la violenza di genere nella società contemporanea.