Accertamenti tecnici alla centrale idroelettrica: sopralluogo dei vigili del fuoco a Suviana
Il 17 giugno 2025, i vigili del fuoco recupereranno dispositivi elettronici cruciali per le indagini sulla strage di Suviana, dove sette lavoratori persero la vita durante un collaudo.

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Il 17 giugno 2025 segnerà un’importante data per le indagini sulla strage di Suviana, avvenuta il 9 aprile 2024 alla centrale idroelettrica di Enel Green Power. In quel tragico giorno, sette lavoratori persero la vita e altri otto rimasero feriti durante un collaudo della turbina numero due. Gli esperti dei vigili del fuoco effettueranno un accertamento irripetibile per recuperare cruciali dispositivi elettronici e chiarire le cause dell’incidente.
Dettagli delle operazioni di recupero
Il sopralluogo pianificato per il 17 giugno prevede immersioni nei piani sotterranei della centrale idroelettrica. I vigili del fuoco si concentreranno sul piano -6, dove sono collocati cinque dispositivi elettronici fondamentalmente utili per la ricostruzione degli eventi. Saranno recuperati un PLC della Siemens, due switch di rete e due centraline diagnostiche per sensori di vibrazioni. Questi elementi sono stati messi sotto sequestro e saranno fondamentali per le indagini.
L’accesso ai piani superiori della centrale è limitato, e le operazioni dovranno rispettare uno specifico protocollo per garantire l’integrità dei dati recuperabili. Ogni operazione di recupero sarà videoregistrata per documentare il processo e garantire la massima trasparenza. Se il recupero non sarà completato il 17 giugno, le attività proseguiranno il giorno seguente, assicurando così che nulla venga trascurato.
Il ruolo dei consulenti e l’importanza dei dati
Il colonnello Domenico Cristaldi, delegato dalla Procura, supervisionerà gli accertamenti e nominerà il consulente tecnico, ingegner Giuseppe Montagnola. Sarà compito di Montagnola ricevere i dispositivi recuperati e trasferirli a un laboratorio per ulteriori analisi. Le schede elettroniche e le memorie interne di questi dispositivi saranno ispezionate approfonditamente, permettendo di estrarre dati chiave per comprendere le dinamiche della tragedia.
Le parti coinvolte avranno il diritto di assistere alle operazioni di recupero e possono nominare propri consulenti tecnici, assicurando così un intervento condiviso e scrupoloso. Le analisi dei dati estratti si preannunciano come un passaggio cruciale per risolvere i tanti interrogativi legati all’incidente, soprattutto riguardo alle responsabilità operative.
Le cause della tragedia del 9 aprile 2024
L’esplosione della turbina numero due ha avuto luogo durante un’operazione di collaudo, in profondità all’interno della centrale. Un alternatore di 150 tonnellate ha subito un sbilanciamento, provocando un evento catastrofico. Al momento, si stima che l’alterazione della macchina, che doveva operare a 370 giri al minuto, abbia innescato una scintilla fatale.
Gli esperti stanno ora lavorando per determinare l’esatta sequenza dei fatti e la causa dell’incidente, con l’auspicio che il recupero dei dati delle macchine contribuisca a chiarire l’evento. Queste informazioni potrebbero rivelarsi cruciali per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro, dati i potenziali pericoli presentati dalle operazioni incentrate su impianti energetici complessi.
Indagini e responsabilità
Cinque dirigenti sono attualmente indagati per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni colpose. Tra loro si trovano tre figure di spicco di Enel Green Power e due tecnici esterni, tutti accusati di aver potenzialmente violato standard di sicurezza durante le operazioni di collaudo. La loro iscrizione nel registro degli indagati è avvenuta nei primi giorni di maggio, anticipando i prossimi accertamenti tecnici.
Questa indagine è fondamentale per stabilire le responsabilità legali legate alla strage di Suviana, e permette alle famiglie delle vittime di avere accesso a un’eventuale giustizia. Con l’imminente svolgimento del sopralluogo, ci si attende che il recupero di prove significative possa influenzare le posizioni legali degli indagati e contribuire a miglioramenti nella sicurezza operativa della centrale.
Bilancio umano della tragedia
Il bilancio umano della strage è stato tragico e rimane impresso nella memoria collettiva della comunità. Le vittime, sette lavoratori tra cui uomini di diverse età e provenienze, hanno lasciato un vuoto incolmabile nelle loro famiglie e tra colleghi. Tra i feriti ci sono anche giovani dell’Appennino bolognese, segni tangibili della devastazione che questo incidente ha portato. Il riconoscimento del dolore e delle sue conseguenze continua ad accompagnare il processo di investigazione, mentre la comunità desidera giustizia e sicurezza per il futuro.