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Carpi e Modena: la chiusura degli alimentari per contrastare il degrado urbano

Il direttore di Confcommercio Carpi, Andrea Baraldi, chiede al sindaco Righi di adottare misure simili a quelle di Modena per limitare gli orari dei negozi alimentari e combattere il degrado urbano.

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Il dibattito sulla regolamentazione degli orari di apertura dei negozi alimentari a Carpi si infiamma in seguito all’ordinanza adottata dal sindaco di Modena, Massimo Mezzetti. A partire dal 20 giugno, i negozi di vicinato, cioè quelli con una superficie fino a 250 metri quadrati, dovranno chiudere dalle 20 alle 6 del giorno successivo. Questa iniziativa ha sollevato l’attenzione di Andrea Baraldi, direttore di Confcommercio Carpi, il quale ha espresso la speranza che simili provvedimenti vengano attuati anche nella propria città per evitare che il degrado urbano si diffonda e per garantire una maggiore sicurezza negli spazi pubblici.

La richiesta di un provvedimento simile a Carpi

Andrea Baraldi ha fatto sapere che la sua associazione auspica l’adozione di un provvedimento analogo a Carpi. La chiusura notturna dei negozi alimentari non dovrebbe essere limitata al solo centro storico, ma estesa a tutta la città. Secondo Baraldi, questa misura è necessaria per prevenire la migrazione di pratiche discutibili dalle aree centrali a quartieri periferici. Negli ultimi anni, molti di questi negozi hanno cambiato la loro vocazione, diventando centri di vendita di alcolici a basso costo, comportando il rischio di attrarre clienti dediti all’abuso di sostanze alcoliche.

Il direttore di Confcommercio ha posto in evidenza come la presenza di questi negozi abbia contribuito alla formazione di situazioni di degrado urbano, spesso manifestate da assembramenti davanti ai locali e disturbi alla quiete pubblica. La preoccupazione per il degrado è palpabile; il rischio è che l’immagine della città sia compromessa, scoraggiando visitatori e residenti nel godere degli spazi pubblici.

La necessità di misure restrittive

Baraldi ha affermato che l’adozione della chiusura notturna è “necessaria” per affrontare il problema legato alla vendita di alcolici. Il semplice divieto di vendere bevande alcoliche ai minori e la limitazione dell’orario di vendita possono risultare inadeguati e difficili da controllare. Così, la chiusura degli esercizi commerciali dalle 20 alle 6 è vista come una soluzione diretta per garantire che gli spazi pubblici possano essere frequentati in modo sereno e ordinato.

Il direttore di Confcommercio ha sottolineato l’importanza di agire ora, considerato l’imminente arrivo della bella stagione. Con eventi di animazione e aggregazione previsti nel centro storico, come i Mercoledì d’estate dal 18 giugno, Carpi ha l’intento di incentivare la partecipazione della comunità e dei turisti. Questi eventi potrebbero però essere vanificati se non verranno adottate misure di protezione e controllo.

Un invito all’azione per il sindaco di Carpi

Baraldi ha rivolto un appello al sindaco di Carpi, Riccardo Righi, invitandolo a prendere ispirazione dall’ordinanza di Modena e a estenderne i benefici a tutta la città. La sua richiesta è che vengano poste in atto limitazioni all’orario di esercizio dei negozi alimentari, non solo per il centro ma per tutte le aree cittadine. Con l’obiettivo di contrastare gli effetti negativi dell’abuso di alcol e garantire che Carpi rimanga un luogo sicuro e accogliente, ogni provvedimento deve mirare a preservare la qualità della vita nella comunità.

La situazione attuale richiede un’azione tempestiva e mirata da parte delle autorità locali, affinché le proposte della Confcommercio non restino solo un’aspettativa ma diventino realtà nel breve termine. Una comunità che si sente al sicuro è una comunità che partecipa, e ogni passo verso la riduzione del degrado è un passo verso un futuro migliore per Carpi e i suoi abitanti.