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La storia di Lorena Linari: l’impegno di una lavoratrice longeva e la sua lotta per la moda a Bologna

Lorena Linari celebra quasi 40 anni di carriera in La Perla, affrontando sfide e crisi aziendali con resilienza, dedizione e un forte legame con la tradizione sartoriale.

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Lorena Linari, storica dipendente de La Perla, celebra quasi quattro decenni di lavoro in un settore in continua evoluzione. La sua esperienza, ricca di sfide e insegnamenti, rappresenta un esempio di resilienza e dedizione in un’azienda che ha affrontato numerosi momenti difficili. Questa narrazione getta luce non solo sul passato di Lorena, ma anche sulle speranze per un futuro migliore, immerso nella cultura e nell’artigianalità della moda.

Un inizio inaspettato

A soli 17 anni, Lorena si trovò di fronte a una scelta cruciale. Con poca voglia di continuare gli studi, la madre le propose di trovare un lavoro o di completare la scuola. Costume di quegli anni, Lorena si mise in moto su un motorino, determinata a consegnare i suoi curricula. Così approdò a La Perla, dove, in un’atmosfera del tutto diversa rispetto a quella attuale, le fu offerto un colloquio immediato. La giovane neppure immaginava di entrare in un mondo che l’avrebbe avvolta per decenni. Con un diploma come segretaria d’azienda e nessuna esperienza pratica nel settore, Lorena iniziò il suo tirocinio come apprendista.

Dopo una breve attesa, le fu chiaro che il suo destino professionale sarebbe stato legato a questo luogo. Fu affiancata da donne più esperte che le trasmisero non solo le abilità tecniche, ma anche un’inestimabile passione per l’arte sartoriale. Grazie a questo supporto, all’ammirazione per le sue formatrici, Lorena apprese le basi del mestiere, trasformando il suo iniziale scetticismo in un forte desiderio di apprendere e migliorarsi.

Un legame con la tradizione

Lavorare a stretto contatto con la fondatrice Ada, che nel 1954 diede vita a La Perla, è stata un’esperienza che ha cambiato la vita di Lorena. Ada non era solo l’imprenditrice di successo, ma anche una maestra che ispirava le sue collaboratrici. Lorena parla con affetto della sua figura, descrivendo l’entusiasmo con cui condivise la sua arte. La giovane Lorena non era partita dal mondo della moda; ciò nonostante la sua voglia di apprendere e di fare, grazie anche a corsi serali creati dalla stessa fondatrice, ha permesso a Lorena di trasformarsi da semplice tagliatrice a modellista esperta.

Di anno in anno, l’amore per il lavoro e il settore è cresciuto dentro di lei. Ogni giorno era un’opportunità per migliorarsi e approfondire la propria conoscenza dell’industria. In un contesto dove la sartoria tradizionale incontra la modernità, l’esperienza e l’arte di Lorena sono diventate un punto di riferimento per le giovani leve che si affacciano nel mondo della moda.

Affrontare le sfide del settore

La storia di Lorena non è stata priva di ostacoli. Ha attraversato diverse crisi aziendali, dal cambiamento di proprietà nel 2008 fino agli eventi più recenti. Lei stessa ammette che l’ultima crisi è stata la più difficile da affrontare. Con l’arrivo di Silvio Scaglia alla guida della società, si è assistito a decisioni discutibili che hanno minato la qualità, l’immagine e l’identità del marchio. Sotto la direzione di Lars Windhorst, le cose sono peggiorate fino a raggiungere un punto critico.

Lorena ricorda episodi imbarazzanti, come la conduzione delle riunioni da parte di rappresentanti aziendali in modi poco professionali. Nella sua vita di lavoratrice, ha visto un cambio radicale nei valori e nella visione di chi gestiva l’azienda. Questo ha portato inevitabilmente a tensioni, ma allo stesso tempo ha creato un forte spirito di corpo tra le lavoratrici, unendo le forze per resistere.

La determinazione delle lavoratrici

Nonostante le avversità, Lorena e le sue colleghe non si sono mai perse d’animo. Hanno trovato nel sostegno reciproco una fonte di forza, continuando a esprimere il loro amore per il lavoro anche attraverso manifestazioni. Durante i presidi, le donne della zona hanno mostrato solidarietà, portando caffè e gelato per sostenere le lavoratrici nei momenti critici, a dimostrazione di un legame profondo con la comunità. Questo spirito ha caratterizzato la lotta delle dipendenti, che hanno cercato di mantenere un’immagine positiva nonostante le circostanze sfavorevoli.

C’è un desiderio comune tra le lavoratrici: quello di tornare al lavoro il prima possibile. Lorena spera che il nuovo proprietario, Peter Kern, possa innamorarsi del marchio e comprendere il valore che rappresenta non solo in termini economici, ma anche di competenze e tradizioni artigianali. La volontà di raccontare la storia di La Perla e il suo impatto sulla comunità è più forte che mai, con l’obiettivo di preservare un patrimonio che va oltre il semplice prodotto.