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Il ristoratore Giorgio Marchi ci lascia a 77 anni: addio a un simbolo di Rubiera

Giorgio “Gianni” Marchi, amato ristoratore di Rubiera, è scomparso a 77 anni. La sua carriera ha lasciato un’impronta indelebile nella comunità grazie alla sua ospitalità e passione per la cucina.

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Giorgio Marchi, noto tra amici e clienti come “Gianni“, è scomparso martedì sera all’arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia all’età di 77 anni. Il decesso è avvenuto a causa di una malattia. Marchi è ricordato non solo come un imprenditore di successo nel settore della ristorazione, ma anche come una figura amata dalla comunità di Rubiera. La sua carriera ha avuto inizio nel 1969 con il ristorante Il Gattopardo, situato a Rubiera, dove ha conquistato il cuore di numerosi avventori con i suoi piatti tradizionali e l’ospitalità calorosa.

La carriera di Giorgio Marchi: dai ristoranti alla piccola attività ricettiva

Marchi ha dedicato gran parte della sua vita alla ristorazione. Dopo il successo ottenuto con Il Gattopardo, ha aperto il bar Panevino, che si trovava sotto i portici del centro, e successivamente il ristorante Panevino in via Emilia Ovest, gestito fino al 2015. La sua attività, condotta insieme alla moglie Anna e ai figli, si è distinta per l’atmosfera accogliente e il servizio impeccabile. Negli ultimi anni, Gianni ha trovato la sua passione in un piccolo progetto di accoglienza, dove ha continuato a essere un punto di riferimento per gli amatori della buona cucina.

Marchi era conosciuto nel settore della ristorazione reggiana e non solo per la sua abilità culinaria, ma anche per il calore umano che riusciva a trasmettere. La sua gioia di vivere e il suo amore per la Juventus lo rendevano una persona speciale. Passava ore a curare il suo giardino, un rifugio di tranquillità che condivideva con la moglie Anna. Questo connubio di passione per il cibo e per la natura ha lasciato un segno indelebile non solo nella sua famiglia, ma in tutta la comunità di Rubiera.

Un addio toccante: i funerali di Giorgio Marchi

Giorgio Marchi lascia dietro di sé una famiglia che lo amava profondamente, composta dalla moglie Anna, i figli Barbara e Cristian, e i nipoti Mattia, Nicolò e Jacopo, oltre al genero Pierpaolo e agli altri parenti. I funerali sono previsti per domani mattina, alle 9:45, con partenza dalla casa del commiato del cimitero di Rubiera. Il corteo procederà verso l’oratorio Don Bosco e si concluderà alla chiesa parrocchiale locale. La cerimonia si concluderà con la cremazione della salma, un ultimo saluto a un uomo che ha lasciato un segno prima di andare via.

Questa sera, alle 20:30, sarà officiato un rosario in suo onore presso la chiesa di Rubiera, un momento di preghiera collettiva per commemorare la sua vita e il suo impatto sulla comunità. Molti cittadini e colleghi hanno già espresso le loro condoglianze alla famiglia Marchi, segno evidente dell’affetto e della stima che Gianni ha raccolto nel corso degli anni.

Il ricordo di un grande ristoratore: il tributo del sindaco

Emanuele Cavallaro, sindaco di Rubiera, ha reso omaggio a Marchi attraverso un messaggio pubblicato su Facebook. Ha descritto il ristoratore come una figura che aveva trasformato momenti ordinari in esperienze memorabili attraverso il cibo. Cavallaro ha dichiarato: “Pensare a lui significa ricordare le tagliatelle al ragù, un piatto che evocava la sua essenza. Era impossibile alzarsi da tavola tristi, da Gianni“. Il sindaco ha ricordato anche la sua generosità e il suo atteggiamento sempre allegro, aggiungendo un tocco personale menzionando il lungo legame di vicinato che li univa.

Con la sua scomparsa, Rubiera perde un pilastro della comunità, un uomo capace di unire le persone attorno a un tavolo e trasmettere calore umano attraverso la convivialità. I ricordi legati alle sue cucine e alla sua ospitalità rimarranno vivi nel cuore di chi lo ha conosciuto, segnando per sempre la storia di questo comune.