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Settore giovanile in crescita per l’Atletico Ascoli: un futuro brillante per i giovani talenti

L’Atletico Ascoli investe nel settore giovanile, formando talenti promettenti attraverso la Scuola Calcio ‘Piccoli Diabolici’, contribuendo così alla crescita del club e del calcio dilettantistico italiano.

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Settore giovanile in crescita per l'Atletico Ascoli: un futuro brillante per i giovani talenti - Tuttomodenaweb.it

Il settore giovanile dell’Atletico Ascoli si sta affermando come un elemento cruciale per il club, apportando un contributo significativo alla formazione di giovani calciatori promettenti. Sin dalla sua nascita, l’Atletico ha scommesso sui ragazzi, iniziando con la Scuola Calcio ‘Piccoli Diabolici’, diventata un punto di riferimento per i giovani talenti della città marchigiana. Con una visione lungimirante, il patron Graziano Giordani ha investito risorse e attenzioni per coltivare il potenziale locale, trasformando il settore giovanile in una vera e propria fucina di atleti pronti per approdare nel calcio professionistico.

L’importanza del settore giovanile per il club

Nel corso degli anni, il settore giovanile dell’Atletico Ascoli ha visto un sostanziale aumento nella qualità dei suoi giovani atleti. I ragazzi selezionati sono sempre più affermati e ben preparati, tanto da essere considerati quasi professionisti. Questo approccio ha favorito non solo la crescita individuale dei calciatori, ma ha anche rappresentato un’importante opportunità per il club di ricevere contributi federali, essenziali per sostenere le finanze del team e favorire la crescita del vivaio.

La creazione di una metodologia di allenamento che valorizza le abilità dei giovani permette all’Atletico Ascoli di contrapporre il talento locale alle risorse economiche di altre squadre. Il risultato è un’accelerazione nel processo di formazione, dove i ragazzi possono sperimentare sul campo e affinare le proprie capacità, preparandosi a intraprendere una carriera nel mondo del calcio. La qualità della formazione ricevuta, unita a talenti in erba, rende l’Atletico Ascoli un club che non solo cura il presente, ma investe anche sul proprio futuro.

Le dichiarazioni di Giancarlo Abete sul vivaio e l’economia del calcio dilettantistico

Recentemente, il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete, ha evidenziato l’importanza della valorizzazione dei giovani atleti a margine della finale di Campione d’Italia in Serie D. Abete ha annunciato un quasi raddoppio dei riconoscimenti economici destinati a quelle società che schierano più Under di quanto richiesto, un incentivo per promuovere le realtà che investono sui vivai. Questo approccio premia le società virtuose, che svolgono un ruolo cruciale per il calcio, limitando i costi e sostenendo la crescita dei giovani talenti.

Durante le sue dichiarazioni, il dirigente sportivo ha sottolineato come la riforma che ha unito la Serie C1 e C2 abbia dato un nuovo impulso alla Serie D. Considerata il quarto campionato italiano, la Serie D ha acquistato un’importanza strategica, fungendo da intermediario tra il professionismo e il dilettantismo. Il focus sulla valorizzazione dei giovani atleti rappresenta quindi un passo fondamentale per garantire un futuro solido e competitivo al sistema calcistico nazionale.

L’idea delle seconde squadre e il confronto con la Spagna

Abete ha proposto l’idea di consentire la presenza di seconde squadre anche in Serie D, seguendo l’esempio della Spagna, dove le riserve possono retrocedere dalla Serie C. Questo modello, come dimostra il caso del Milan Futuro, potrebbe favorire una continuità sportiva più efficace tra promozioni e retrocessioni. L’ambizione di Abete è quella di creare un sistema che armonizzi i regolamenti, al fine di tutelare tutte le società coinvolte nel calcio dilettantistico, offrendo un equilibrio competitivo e nuove opportunità per i giovani calciatori.

Integrare le seconde squadre nel contesto della Serie D rappresenterebbe un’importante innovazione, permettendo ai talenti di evolversi in un ambiente di maggiore competitività. In questo modo, il calcio dilettantistico potrebbe trarre beneficio da regolamenti più flessibili, favorendo la crescita di giovani atleti e contribuendo allo sviluppo complessivo del movimento calcistico italiano. L’Atletico Ascoli, in questo panorama, si pone come modello virtuoso da seguire, investendo sul proprio vivaio, pronto a lanciare nella mischia nuovi protagonisti del calcio italiano.