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Consiglieri di opposizione chiedono chiarimenti su riduzione servizi all’ospedale Sant’Anna

I consiglieri di “Castelnovo al Centro” sollevano preoccupazioni sul ridimensionamento dei servizi dell’ospedale Sant’Anna, chiedendo chiarimenti all’amministrazione su accessibilità e gestione del personale sanitario.

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Consiglieri di opposizione chiedono chiarimenti su riduzione servizi all'ospedale Sant’Anna - Tuttomodenaweb.it

La recente preoccupazione espressa dai consiglieri del gruppo di opposizione “Castelnovo al Centro” sulla riduzione dei servizi dell’ospedale Sant’Anna solleva interrogativi sulla gestione sanitaria nella zona. Il tema del potenziale ridimensionamento continua a far discutere, portando i rappresentanti politici a richiedere chiarimenti in un’interpellanza ufficiale. Il dibattito si concentra non solo sugli aspetti pratici delle riduzioni, ma anche sul diritto all’informazione dei cittadini riguardo alle scelte amministrative.

Interrogazione della minoranza sull’ospedale Sant’Anna

Il gruppo di opposizione ha presentato un’interrogazione gravosa al sindaco Emanuele Ferrari, nonché presidente dell’Unione Comuni montani, e all’assessore alla sanità Carlo Boni. I consiglieri esprimono una forte contrarietà alle notizie circolate recentemente riguardanti il progressivo ridimensionamento delle prestazioni offerte dall’ospedale. Secondo quanto dichiarato, l’amministrazione non sta facendo abbastanza per informare la comunità sugli sviluppi critici cui l’ospedale sta andando incontro. Si parla, in particolare, di scelte operative che potrebbero già essere state messe in atto.

I consiglieri sottolineano quale sarebbe la manovra più preoccupante: la chiusura notturna del laboratorio analisi. Questa possibilità, che renderebbe i servizi meno accessibili nei momenti di maggiore bisogno, solleva gravi domande sulla prontezza delle risposte sanitarie in situazioni di emergenza. In particolare, il trasferimento del materiale ematico a Reggio per alcuni esami potrebbe ritardare notevolmente il processo diagnostico, causando potenziali danni alla salute dei pazienti.

Implicazioni sulla gestione dei reparti e sul personale

Oltre ai problemi legati ai servizi di laboratorio, l’interpellanza mette in luce altre questioni riguardanti la gestione dell’ospedale. I consiglieri del gruppo di opposizione lamentano anche la chiusura definitiva del magazzino dell’ospedale, un cambiamento che, se confermato, porterebbe a una perdita di posti di lavoro e complicazioni operative significative per i reparti. La dipendenza da consegne per materiali critici, che avverrebbero solo il giorno successivo, non rende la situazione più sostenibile per la tempestività degli interventi richiesti.

L’anticipazione dell’orario di chiusura del centralino ospedaliero, fissato dalle 21 alle 19, rappresenta un altro aspetto controverso. Secondo i consiglieri, questa decisione penalizzerebbe in particolare la fascia anziana della popolazione, privandoli di un importante punto di riferimento per le esigenze quotidiane e i contatti umani, fondamentali per il benessere emotivo e psicologico.

La questione del personale sanitario

Mattia Casotti, ex consigliere dell’Unione dei Comuni, assieme ai colleghi d’opposizione, ha portato alla luce anche la questione cruciale del personale sanitario disponibile nei reparti e sul territorio, specialmente con l’arrivo dell’estate. La consapevolezza che, nel periodo estivo, il servizio sanitario risente delle ferie e della difficoltà a reperire personale adeguato, ha spinto i consiglieri a chiedere chiarezza sulla copertura dei servizi. Con l’aumento della popolazione turistica durante la stagione estiva, la pressione sui servizi sanitari cresce, rendendo ancor più necessario garantire una risposta efficace alle esigenze di salute della comunità.

La salute dei cittadini non deve essere compromessa e con la situazione attuale, l’appello dei consiglieri mira non solo a ottenere informazioni ma anche a preservare il diritto alla salute e all’assistenza sociosanitaria nel territorio. I rappresentanti dell’opposizione chiedono quindi risposte concrete dall’amministrazione, sottolineando la necessità di una pianificazione che garantisca continuità nei servizi sanitari, dall’accesso ai laboratori fino alla gestione del personale durante tutto l’anno.