Povertà strutturale a Reggio Emilia: i dati allarmanti dal Report “Pellegrini di speranza” della Caritas
Il Report Povertà 2024 della Caritas di Reggio Emilia evidenzia una crisi duratura, con un aumento delle persone in difficoltà e la necessità di interventi urgenti da parte delle istituzioni.

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La povertà non è più solo un problema temporaneo, ma ha assunto la forma di una condizione di crisi duratura, come evidenziato dal Report Povertà 2024 intitolato “Pellegrini di speranza”, presentato dalla Caritas di Reggio Emilia-Guastalla in un incontro pubblico della Polveriera. Il rapporto, redatto dall’Osservatorio Povertà della Caritas, fornisce un’analisi dettagliata dello stato della povertà nella Diocesi, rivelando che le difficoltà economiche e sociali richiedono una risposta urgente da parte di istituzioni e comunità.
La Caritas e le sue azioni nel contesto della povertà
Andrea Gollini, direttore della Caritas Diocesana, ha illustrato come l’ente operi su due principali aree di intervento. La prima riguarda l’assistenza a chi vive gravi situazioni di esclusione abitativa, un problema che tocca principalmente le persone senza dimora. Queste situazioni richiedono soluzioni a lungo termine e un approccio integrato, dato che le persone spesso sono colpite da una povertà che si manifesta in molteplici forme. La seconda area d’azione è rappresentata dai Centri d’Ascolto parrocchiali, i quali si concentrano su famiglie residenti, talvolta con un tetto sopra la testa ma comunque in condizioni precarie. Spesso, queste famiglie si trovano in difficoltà economiche a causa della precarietà del lavoro o dell’isolamento sociale.
Il report mette in luce anche l’evoluzione dell’uso della piattaforma OspoWeb, amplificando l’efficacia dell’analisi dei dati e delle esperienze raccolte sul campo. Attraverso questo strumento, è possibile monitorare meglio le diverse forme di povertà che colpiscono la comunità locale e mirare gli interventi di supporto in modo più preciso ed efficace.
Dati preoccupanti sullo stato della povertà
Nel corso del 2024, i servizi Caritas hanno preso in carico 808 individui, di cui 227 mai incontrati in precedenza. Questo numero rappresenta una chiara indicazione dell’aumento delle necessità di assistenza nella realtà di Reggio Emilia. Inoltre, c’è stato un incremento significativo nella distribuzione dei pasti nelle mense, raggiungendo un totale di 101.964, un incremento di circa 8mila pasti rispetto all’anno precedente, segno di una crescente richiesta di aiuto.
Un dato allarmante è che il 63,5% delle persone assistite vive in una condizione di grave esclusione abitativa, un aumento rispetto al 59,53% del 2023. Anche il numero di persone già conosciute dalla Caritas prima di quest’anno è in crescita: il 74,4% degli assistiti era già nel database della Caritas, indicando una cronicizzazione della povertà. Non solo italiani, ma anche molti stranieri, contribuiscono a questi numeri. Gli italiani rappresentano il 23,1% delle persone in difficoltà, ma colpisce anche l’aumento della percentuale di assistenza riguardo gli uomini, che è salita dall’82,13% all’83,79%.
Le sfide dei nuclei familiari
Il report evidenzia che in molti casi sono le donne a richiedere aiuti, spesso alla guida di nuclei familiari complessi e fragili. Questo aspetto mette in rilievo una questione di grande rilevanza sociale: la necessità di supporto per famiglie che affrontano precarietà abitativa e lavorativa, malattia e difficoltà economiche. Le storie di vita che emergono da queste statistiche non sono semplici numeri; sono racconti profondi che richiedono un intervento mirato e sensibile.
Il fenomeno della povertà è in costante evoluzione e richiede una visione integrata che racchiuda esperienze di vita, dati e pratiche concrete. Le vite di queste persone raccontano una realtà complessa che non può essere trascurata. Gollini ha affermato che il lavoro della Caritas non si limita a fornire assistenza, ma è anche un laboratorio di socialità e un impegno che abbraccia la prossimità: “Il nostro compito non è solo ascoltare, ma integrare le narrazioni con le analisi delle realtà che viviamo”, ha sottolineato.
La Caritas continua a rappresentare una rete di supporto vitale per molte persone in difficoltà, un faro di speranza in un contesto sociale stipato di sfide e incertezze.