Home » Ravenna Festival celebra Micha van Hoecke con la ripresa di “La dernière danse?”

Ravenna Festival celebra Micha van Hoecke con la ripresa di “La dernière danse?”

Ravenna celebra il quarto anniversario della scomparsa di Micha van Hoecke con la ripresa di “La dernière danse?” e una mostra fotografica, omaggiando la sua eredità artistica e culturale.

Ravenna_Festival_celebra_Micha

Ravenna Festival celebra Micha van Hoecke con la ripresa di "La dernière danse?" - Tuttomodenaweb.it

Ravenna si prepara a un tributo speciale in onore di Micha van Hoecke, coreografo di origini russo-belghe, in occasione del quarto anniversario della sua scomparsa. Il festival, che si tiene con cadenza annuale, ha scelto di presentare uno dei lavori più emblematici del maestro: “La dernière danse?”. La messa in scena è affidata a Miki Matsuse, compagna di vita e di arte del coreografo, che si riconferma custode delle sue creazioni e visionaria nel riportarle alla luce.

La ripresa di “La dernière danse?” al Teatro Alighieri

L’evento si svolgerà sabato 14 giugno alle 21 presso il Teatro Alighieri di Ravenna, dove si esibiranno i danzatori del Balletto di Roma. “La dernière danse?” è una celebrazione di ricordi e passioni che invita il pubblico a rivivere le esperienze di un giovane Micha van Hoecke, intriso di nostalgia e incertezze. La coreografia si muove tra presente e passato, raccontando il primo amore e l’intensa adolescenza a Parigi, un periodo segnato dalle sonorità vibranti di un jukebox.

Il lavoro è un manifesto poetico delle tematiche che hanno costellato la carriera di van Hoecke, mescolando influenze culturali e musicali. Dai Platters ai Procol Harum, la colonna sonora di “La dernière danse?” è un viaggio sonoro che intende far vivere esperienze universali di seduzione e apprendimento, permettendo anche a chi non ha vissuto quegli anni di comprendere profondamente le memorie evocate dalla danza.

La forza evocativa della musica

La direttrice artistica Miki Matsuse sottolinea l’importanza della musica nel richiamare l’energia vitale del lavoro di van Hoecke. La musica diventa un veicolo di emozioni, capace di trasmettere il fervore di gioventù, con ritmi vari che spaziano dal samba al tango fino al rock. Questa scelta musicale rappresenta non solo un omaggio al passato, ma permette anche una connessione emotiva tra le generazioni. L’empatia muscolare creata dalla danza accompagna il pubblico in un viaggio simbolico tra esperienze di vita che, pur con differenze generazionali, restano comuni a tutti i giovani.

Il successo di “La dernière danse?” e il legacy di Micha van Hoecke

Il debutto di “La dernière danse?” nel 1984 al festival di Castiglioncello segnò l’inizio di un periodo fortunato per van Hoecke in Italia. Il lavoro fu accolto con grande entusiasmo, segnando l’inizio di una lunga residenza artistica per il coreografo e il suo Ensemble nel bel paese. Nonostante la giovane età di quaranta anni, Micha vantava già una notevole esperienza, avendo lavorato come danzatore per Maurice Béjart, uno dei grandi maestri della danza del Novecento. Questa collaborazione e il suo successivo ruolo di vice al Mudra, un innovativo centro di formazione a Bruxelles, hanno ulteriormente affinato la sua arte.

Mostra fotografica “La vie d’artiste”

Oltre alla messa in scena di “La dernière danse?”, il 14 giugno segna anche la conclusione della mostra fotografica “La vie d’artiste”, ospitata al Teatro Alighieri. Questa esposizione offre uno sguardo intimo e personale sulla vita di Micha van Hoecke, mostrando le immagini che ripercorrono le sue origini familiari fino agli anni trascorsi in Italia. La mostra non solo celebra l’eredità artistica del coreografo, ma invita gli spettatori a riflettere su un percorso di creatività e passione che ha lasciato un segno indelebile nel panorama culturale.

Con la ripresa di un’opera così profondamente significativa e la proposta di eventi collaterali, Ravenna Festival si conferma come un luogo di celebrazione della memoria e dell’arte, creando uno spazio dove il passato e presente si incontrano attraverso la danza, la musica e la fotografia.