Rilancio culturale a Modena: piazza Sant’Agostino cuore pulsante dell’estate 2025
Piazza Sant’Agostino a Modena si trasformerà in un centro culturale estivo, con eventi e spettacoli dal 1 luglio al 26 settembre, puntando sulla pedonalizzazione e la sostenibilità.

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All’insegna di un’estate all’insegna della cultura e della socialità, piazza Sant’Agostino a Modena si prepara a diventare un fulcro di eventi, spettacoli e iniziative artistiche dal primo luglio al 26 settembre. Questa storica piazza, spesso trascurata, sarà pedonalizzata e arricchita da una serie di trasformazioni, con lo scopo di coinvolgere cittadini e turisti in un’esperienza unica. La giunta comunale ha progettato un’ampia gamma di eventi, ponendo come obiettivo primario la sicurezza e la valorizzazione di uno spazio molto significativo per la vita culturale della città.
Un’estate di eventi in piazza
Il programma estivo di piazza Sant’Agostino si preannuncia ricco e variegato, con eventi musicali, festival e performance artistiche che animeranno l’area. La giunta ha deciso di rendere questo sito un “salotto culturale” aperto a tutti, dove gli abitanti di Modena e i visitatori possano godere di momenti di svago e incontro. Focalizzandosi sull’importanza della cultura come mezzo di socializzazione, il sindaco Massimo Mezzetti ha annunciato che l’area tra il Palazzo dei Musei e il cantiere di Ago, nell’ex ospedale, sarà pedonalizzata. Questo cambiamento avverrà in concomitanza con il FestivalFilosofia, rendendo l’atmosfera estiva ancora più coinvolgente.
In questo contesto, sarà possibile fruire di uno spazio aperto, privo di traffico veicolare, migliorando così l’accessibilità e il comfort per i cittadini. La mossa, però, non è solo una misura estiva, poiché l’amministrazione mira a un cambiamento duraturo: entro la fine della legislatura, la giunta intende eliminare definitivamente il traffico automobilistico da questa area, trasformandola in un polo culturale di riferimento. Tuttavia, le autorità locali chiedono attenzione sulla sicurezza nel Novi Park, un tema centrale e delicato per la città, da dover affrontare anzitutto.
Un progetto ambizioso per la piazza
La presentazione del progetto ha coinvolto diverse figure chiave, tra cui il presidente della Fondazione di Modena, Matteo Tiezzi, e Donatella Pieri, presidente della Fondazione Ago. Carlo Ratti, architetto di fama internazionale, ha presentato un rendering innovativo per l’allestimento della piazza, sottolineando il principio di partecipazione come cuore del progetto. Secondo Ratti, il nuovo allestimento del sito avrà l’obiettivo di connettere Palazzo dei Musei e Ago, trasformando un’area che ha subito numerosi cambiamenti dal 1700 a oggi.
Il progetto prevede l’installazione di un palco coperto, offrendo duecento posti a sedere per accogliere iniziative culturali e artistiche. La zona di Ago-Off sarà dedicata a eventi più leggeri e informali, ideati per anticipare le iniziative future. Questo approccio mira a rendere la piazza un luogo di incontro e di crescita per la comunità, stimolando un dialogo continuativo tra i cittadini e l’amministrazione pubblica.
Rinnovamento e sostenibilità ambientale
Con l’innalzamento delle temperature estive, il progetto tiene conto anche della creazione di spazi verdi. Un doppio filare di alberi e totem segnalerà l’ampliamento dell’area pedonale e ciclabile, offrendo un rientro nella natura per chi frequenta questo spazio. Pedane per le sedie garantiranno un migliore utilizzo dei ciottoli esistenti, mentre il dehors sarà coperto con teli riciclati, applicando un principio di sostenibilità all’interno del rinnovamento.
La facciata dell’ex ospedale comincerà a svelarsi con il restauro dei primi trenta metri lato via Emilia ovest, permettendo ai cittadini di scoprire un poco della storia locale. Con un’ottica orientata al futuro, l’area si appresta a divenire un simbolo di un nuovo inizio per Modena, dove la cultura e il design moderno possono convivere con la storia della città.
Un processo partecipativo verso la pedonalizzazione definitiva
Il sindaco Mezzetti ha affermato che l’amministrazione intende monitorare il gradimento di cittadini e turisti per il nuovo allestimento di piazza Sant’Agostino, per avviare prossimamente un processo partecipativo prima di realizzare la progettazione esecutiva. Seppure ci si aspetti occorreranno lavori di scavo che potrebbero rivelare sorprese inaspettate, l’amministrazione è determinata a proseguire questa trasformazione in modo sostenibile e collaborativo.
La storia è stata testimone di un’occasione sprecata nei primi anni ’90, quando un progetto iconico come la Porta di Frank Gehry venne bocciato. Ora, si profila l’opportunità di rinascita per questo spazio, unendo passato e futuro grazie al contributo di Carlo Ratti e alla disponibilità della cittadinanza. La presentazione del progetto in occasione della Biennale di Architettura di Venezia fungerà ancora una volta da palcoscenico per una creatività in costante fermento, dimostrando che piazza Sant’Agostino e Modena non sono mai state così pronte a cambiare.