Corteo storico a Ferrara: accese proteste contro l’uso di animali nel Palio
Durante il Palio di Ferrara, attivisti hanno protestato contro l’uso di animali nel corteo storico, chiedendo un cambiamento culturale per garantire il rispetto del benessere animale.

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In occasione del Palio di Ferrara, uno dei più antichi eventi storici d’Italia, si è svolta una manifestazione contro l’impiego di cavalli e asini nel corteo tradizionale. Mentre la città si prepara a celebrare la sua storia con sbandieratori e costumi d’epoca, un gruppo di attivisti ha alzato la voce per denunciare quello che considerano sfruttamento degli animali.
Il corteo e le proteste
Mentre il corteo storico si dirigeva verso Piazza Ariostea, dove si sarebbero disputate le corse del Palio, un gruppo di attivisti si è radunato all’ingresso del Parco Massari. La manifestazione, organizzata dalle associazioni Animal Defenders, Animal Voices United e 100% Animalisti, ha attirato l’attenzione sia dei passanti sia dei partecipanti all’evento. Muniti di striscioni e cartelli, i manifestanti hanno fatto sentire la loro voce scagliando slogan come “Basta Palio con gli animali” e “Non è intrattenimento, è sfruttamento”. La loro presenza ha generato un misto di attenzione e disappunto tra gli spettatori, molti dei quali hanno condiviso la passione per la tradizione del Palio.
L’atmosfera è stata caratterizzata da momenti di tensione. Alcuni appassionati del Palio hanno contestato verbalmente la presenza degli attivisti, sottolineando l’importanza della tradizione. Malgrado il clima di confronto, la protesta si è svolta in modo pacifico sotto l’attenta vigilanza delle forze dell’ordine, che hanno vigilato affinché non si verificassero episodi di violenza.
Le voci degli attivisti
Tra i manifestanti, la figura di spicco è stata quella di Lucia Bevilacqua, referente di Animal Voices United per Ferrara. Con tono appassionato, Bevilacqua ha esplicato il motivo della loro presenza al Palio: “Siamo qui per dare voce agli animali. Il Palio è una tradizione meravigliosa, ricca di storia e folklore, ma non possiamo più consentire che il divertimento degli esseri umani venga realizzato a spese degli animali”. Ha continuato, evidenziando che, nonostante si affermi che gli animali siano curati e trattati bene, il rispetto per il loro benessere dovrebbe essere priorità assoluta.
La manifestazione ha ricevuto il supporto di molte persone, che hanno dimostrato solidarietà per la causa degli attivisti. Bevilacqua ha ribadito la sostenibilità di un cambiamento, affermando che “non si tratta solo di una questione di sensibilità, ma di una necessità culturale in un’epoca sempre più attenta ai diritti degli animali”.
La proposta di un cambiamento
Federico Bandiera, organizzatore di Animal Defenders, ha aggiunto ulteriori argomentazioni a favore della protesta, sostenendo che il Palio di Ferrara potrebbe e dovrebbe trasformarsi in una manifestazione simbolica e culturale, priva del coinvolgimento diretto degli animali. “Un cambiamento è non solo possibile, ma è doveroso nel 2025”, ha affermato Bandiera, enfatizzando la necessità di evolvere.
Mentre il Palio di Ferrara continua a essere un evento ricco di storia e tradizione, il dibattito sul suo futuro si intensifica. La questione del benessere animale sta emergendo come un tema cruciale, costringendo la società a riflettere su cosa significhi veramente onorare il passato in un contesto contemporaneo sempre più critico.
Il Palio, sebbene portatore di una tradizione secolare, si trova ora davanti a una sfida significativa: come mantenere viva la storia senza compromettere il rispetto degli animali. I manifestanti chiedono che la città riconsideri non solo le tradizioni, ma anche l’impatto delle sue scelte sul mondo animale, avviando un dialogo profondo e necessario.