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Avèrt ospita l’evento finale per il referendum sulla cittadinanza: una serata di festa e riflessioni

La campagna referendaria “Nuove Radici” ad Avèrt ha unito cittadini e attivisti in un evento di confronto e celebrazione, promuovendo l’importanza della cittadinanza inclusiva e del diritto al voto.

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La campagna referendaria per il al Referendum Cittadinanza si è conclusa in modo coinvolgente al Parco Vero Pellegrini, nel giardino aperto di Avèrt. L’evento, denominato “Nuove Radici“, ha offerto una piattaforma di confronto, condivisione di idee e celebrazione collettiva. Organizzato dal comitato promotore, l’incontro ha attratto un’affluenza significativa di cittadini, indicando un forte interesse verso il tema della cittadinanza.

L’apertura dell’evento: i saluti del comitato e del sindaco

La serata ha avuto inizio con i saluti del comitato promotore, che ha dato il benvenuto ai partecipanti. A seguire, il sindaco Michele Guerra ha preso la parola, esprimendo il suo pieno sostegno all’iniziativa. Durante il suo intervento, Guerra ha ribadito l’importanza cruciale del diritto alla cittadinanza e della partecipazione attiva al voto come pilastri essenziali della democrazia. Le sue parole hanno risonato con il pubblico, poiché ha sottolineato come l’inclusione di tutti i cittadini, a prescindere dalla loro origine, sia fondamentale per garantire una società più equa e coesa.

L’emozione era palpabile, e il sindaco ha esortato tutti a riflettere sull’importanza di un diritto che tocca la vita di molti e che può creare opportunità di crescita e integrazione all’interno della comunità. Il suo messaggio ha voluto essere un invito a partecipare attivamente a un processo democratico fondamentale per il futuro della cittadina e dei suoi abitanti.

L’approfondimento tecnico: il contenuto del referendum

Dopo i saluti iniziali, ha avuto inizio una parte più tecnica dell’evento. Antonella Soldo, autrice del quesito referendario, e Livio Cancelliere, esperto in diritto dell’immigrazione, hanno preso la parola per illustrare dettagliatamente il contenuto del referendum. In una presentazione chiara e accessibile, i relatori hanno messo in luce le attuali criticità della legislazione vigente in materia di cittadinanza.

Soldo e Cancelliere hanno analizzato come il testo proposto possa modificare le disposizioni attuali, migliorando l’accesso alla cittadinanza per molti gruppi di persone che vivono nel Paese. Hanno sviscerato le problematiche di esclusione e disuguaglianza, proponendo una riforma che possa facilitare l’integrazione di quei cittadini, spesso invisibili e dimenticati. La loro spiegazione ha suscitato interesse e domande, creando un ambiente di dialogo attivo tra relatori e pubblico.

Un confronto vibrante tra esperti e attivisti

Il cuore pulsante dell’evento si è manifestato attraverso un confronto vibrante tra diverse voci del mondo associativo e attivista. Accanto a Soldo e Cancelliere, hanno partecipato Michele Rossi, direttore di Ciac, e Victoria Karam, una nota attivista per i diritti civili e assistente al Parlamento Europeo. Il dibattito acceso ha toccato temi fondamentali, mettendo in evidenza le conseguenze civili, sociali e culturali della proposta di riforma.

Le testimonianze e le opinioni espresse hanno rivelato la complessità e l’urgenza di una legislazione più inclusiva. I partecipanti hanno condiviso esperienze personali e vissuti, accendendo una discussione sulla necessità di una cittadinanza che vada oltre le mere formalità legali, abbracciando appieno la diversità culturale presente nel Paese. La serata è diventata un autentico spazio di espressione, crescita e condivisione, dove l’impegno verso la giustizia sociale si è manifestato chiaramente.

Una chiusura festosa: musica e celebrazioni

Il clima di coinvolgimento e di spinta per il cambiamento ha caratterizzato tutta la serata, culminando in un finale festoso. La musica dal vivo e il DJ set hanno riempito l’aria di energia e gioia, creando un’atmosfera che celebrava l’impegno collettivo per una cittadinanza più inclusiva e giusta. Non solo un momento di riflessione e apprendimento, ma anche di festa, che ha unito una comunità determinata a lottare per i propri diritti.

La conclusione dell’evento ha rappresentato un chiaro segnale della volontà dei cittadini di essere parte attiva del processo democratico. “Nuove Radici” non è stata solo una campagna referendaria, ma un’importante occasione per rafforzare i legami tra le persone e costruire un futuro migliore per tutti. Il desiderio di cambiamento e di nuovi diritti rimane vivo, e gli abitanti di Avèrt sono pronti ad affrontare le sfide per realizzare questo obiettivo.