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Terreno scosso in comune: tensione sulla sicurezza e la Questura di Modena

Intenso dibattito al Consiglio Comunale di Modena sulla mozione per l’elevazione della Questura, evidenziando divisioni politiche e la necessità di riforme per affrontare le sfide della sicurezza attuale.

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Terreno scosso in comune: tensione sulla sicurezza e la Questura di Modena - Tuttomodenaweb.it

La recente seduta del Consiglio Comunale di Modena ha visto intensi confronti sulla questione della sicurezza, culminando in una pausa di dieci minuti decisa dal presidente Antonio Carpentieri. Le polemiche si sono accese durante la discussione su una mozione per l’elevazione della Questura, proposta da PD e AVS. Con la polizia locale in allerta, il diverbio tra Luca Negrini di Fratelli d’Italia e Luca Barbari del PD ha messo in evidenza le profonde divisioni politiche su un tema di forte rilevanza per la cittadinanza.

Il confronto sulla mozione per l’elevazione della questura

La mozione, approvata a maggioranza nonostante l’assenza per salute dell’assessora Alessandra Camporota, ha sollevato un acceso dibattito. Durante la sua esposizione, Stefano Manicardi del PD ha evidenziato come gli organici attuali della Questura di Modena siano inadeguati rispetto alle esigenze del territorio. Cito le parole di Manicardi: “La normativa che stabilisce le unità risale al 1989 e da allora Modena è cambiata profondamente.” Le osservazioni hanno richiamato l’attenzione su come la crescita demografica e le evoluzioni socioeconomiche abbiano influito sull’insicurezza, rendendo necessario un intervento adeguato.

La proposta di elevazione della Questura non è solo una questione di riconoscimento formale, ma rappresenta un modo concreto per aumentare le risorse disponibili e migliorare le professionalità in campo. Questo cambiamento avverrebbe, secondo i sostenitori, tramite un incremento reale e stabile degli agenti, fondamentale per affrontare i recenti fenomeni criminosi e le sfide emergenti.

Le differenze di visione tra le parte politiche

Maria Grazia Modena ha espresso un’appoggio critico alla proposta, sottolineando la necessità di un dialogo più ampio e di un lavoro congiunto in commissione per giungere a un documento condiviso. Questo approccio, a suo avviso, potrebbe consacrare un’unità di intenti tra le forze politiche, rispetto alla necessità di un nuovo Patto per la sicurezza, che possa rafforzare ulteriormente il sindaco nelle sue istanze.

Al contrario, Giovanni Bertoldi della Lega Modena ha sottolineato che non basta una pomposità nel titolo per risolvere il problema sicurezza. Per lui, ciò che conta è la presenza effettiva di agenti sul territorio, e citando le recenti iniziative del Governo, ha affermato che già ci sono stati miglioramenti, soprattutto nelle coperture dei turni notturni. Quello che urge, piuttosto, è l’effettivo completamento dell’aumento degli organici.

Le misure e reazioni alle proposte in discussione

Se da un lato Negrini di Fratelli d’Italia ha criticato il testo della mozione, sostenendo che esso ignori gli sforzi già effettuati dal Governo nella sfera della sicurezza, dall’altro Piergiulio Giacobazzi di Forza Italia ha richiamato l’attenzione sul valore intrinseco della proposta, affermando che essa riguarda un interesse comune e non solo uno strumento di lotta politica. Giacobazzi ha esortato a guardare oltre le polemiche, puntando l’attenzione sulla necessità di un adeguamento delle norme di fronte all’aumento di certi reati.

Il gruppo del PD ha avuto la sua voce con Alberto Bignardi, che ha delineato una visione diversa della sicurezza, incentrata sulla prevenzione e sulla cultura piuttosto che sulla repressione. Nell’ottica di Bignardi e di altri esponenti del PD, è fondamentale sviluppare politiche che vadano oltre l’utilizzo del Taser, ponendo l’accento sulla formazione e sull’informazione come strumenti di promozione della sicurezza. Diego Lenzini ha arricchito il dibattito, affermando che l’elevazione della Questura non rappresenta solo un aumento di risorse, ma un passo verso un’azione operativa più efficace contro crimine organizzato e fenomeni di corruzione.

Necessità di riforma per un’organizzazione più efficace

La questione della classificazione della Questura di Modena si rivela un tema di forte rilevanza per il tessuto sociale. Giovanni Silingardi del M5S ha sottolineato l’urgenza di una stabilizzazione dell’organico, evidenziando come gli attuali parametri siano obsoleti e non rispondano più alle esigenze attuali della città. Con un organico strutturato su criteri risalenti al 1989, è evidente che la realtà di Modena ha bisogno di un approccio nuovo e adeguato alle sfide contemporanee.

  • mentre il dibattito si infiamma e i punti di vista si scontrano, il Consiglio Comunale continua a esplorare il delicato equilibrio tra sicurezza e libertà, una questione che coinvolge non solo le forze politiche, ma il benessere e la tranquillità del cittadino. A Modena, il futuro della sicurezza è ancora da scrivere, e ogni voce conta in questo importante capitolo di vita pubblica.