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Arrestato un rapinatore seriale dopo aver minacciato e derubato uomini su app di incontri

Un 24enne moldavo è stato arrestato a Bologna per violenze e ricatti ai danni di uomini conosciuti su app di incontri, sollevando preoccupazioni su ulteriori vittime non denunciate.

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Arrestato un rapinatore seriale dopo aver minacciato e derubato uomini su app di incontri - Tuttomodenaweb.it

Un caso di cronaca che scuote la città di Bologna ha avuto luogo negli ultimi mesi. Un 24enne di origine moldava, irregolare e senza fissa dimora, è stato individuato dalla polizia locale dopo essere accusato di atti estremamente violenti e di ricatto ai danni di uomini conosciuti tramite app di incontri. Le denominazioni di queste piattaforme, purtroppo, non sembrano più rappresentare un luogo sicuro, ma piuttosto un’insidia per chi cerca relazioni.

Le modalità di azione del rapinatore

Il modus operandi di questo soggetto è stato pericoloso e ben collaudato. Dopo aver attratto le sue vittime tramite applicazioni specifiche per incontri, riusciva a guadagnare la loro fiducia. Una volta concordato un appuntamento a casa, il giovane si trasformava da possibile partner a aggressore. Durante l’incontro, dopo aver intessuto un clima di intimità, perpetrava violenze fisiche. Le vittime venivano picchiate e legate con fascette da elettricista, subendo non solo aggressioni ma anche un furto. Mentre il terrore regnava sovrano, il malvivente procedeva a sottrarre tutto il denaro in possesso degli uomini coinvolti.

Ma le violenze non si fermavano qui. Per rendere il suo piano ancora più micidiale, il 24enne filmava le sue vittime mentre erano vulnerabili, creando video compromettenti. Con una minaccia inquietante, il rapinatore prometteva di condividere i filmati con i contatti delle vittime, dopo aver clonata l’intera rubrica del cellulare. Questo ricatto spingeva le vittime a effettuare bonifici istantanei a favore del malvivente, mentre le intimidazioni rendevano impossibile ogni tentativo di denuncia.

L’indagine e l’arresto del sospettato

La sequenza di eventi che ha portato all’arresto di questo giovane delinquente ha avuto origine il 12 maggio. Gli agenti della polizia di Bologna sono intervenuti per una rapina in abitazione, scoprendo ben presto la natura peculiare del reato, che rivelava segni di un’indagine più ampia. La vittima, pur spaventata dalle minacce ricevute, ha deciso di contattare la polizia, aprendo così la rete di informazioni a disposizione delle forze dell’ordine.

A seguito di quel primo intervento, le indagini della squadra mobile bolognese hanno portato alla luce ulteriori due episodi simili: tutte le vittime erano uomini tra i 30 e i 50 anni che avevano stretto rapporti con il 24enne su piattaforme di incontri. Le modalità ripetute e la gravità delle aggressioni hanno convinto il Giudice per le indagini preliminari a convalidarne il fermo, con successivo ordine di carcerazione.

Il rischio di ulteriori vittime e l’appello della polizia

Gli agenti di polizia ritengono che potrebbero esserci ulteriori episodi che non sono stati denunciati, temendo che le vittime, già scosse dal trauma subito, non abbiano trovato il coraggio di contattare le forze dell’ordine. Il timore di vedere i video intimi divulgati ha, per molti, rappresentato un’ulteriore deterrente a denunciare. La speranza delle autorità è che ora, con il fermo del sospettato e l’attenzione mediatica su questa vicenda, emerga la verità su altri casi di aggressione simile.

La polizia invita tutti coloro che potrebbero aver subito rapine o estorsioni di questo genere a presentarsi e denunciare gli episodi, promettendo supporto e protezione. Non è mai troppo tardi per riprendersi la propria dignità e denunciare chi ha approfittato della vulnerabilità umana in cerca d’amore o compagnia.

Le autorità continueranno a indagare, con l’obiettivo di assicurare alla giustizia chi abbusa di relazioni tutte da svelare nel contesto di un incontro.