Caso Velox a Monzuno: Alta Tensione tra Amministratori e Altvelox Dopo la Denuncia

La controversia riguardante l’autovelox di Monzuno, occultato da un furgone della società NoiSicuri Project, solleva interrogativi sulla trasparenza e sull’operato dell’amministrazione locale. L’associazione Altvelox ha ufficialmente presentato una denuncia-querela, accusando il sindaco e vari funzionari di opacità nella gestione delle pratiche relative ai dispositivi di rilevamento della velocità. Questo evento, che ha acceso il dibattito pubblico, sottolinea cronicamente le criticità legate alla sicurezza stradale e alla gestione delle informazioni nel contesto amministrativo.

L’inchiesta di Altvelox e l’accesso agli atti negato

Altvelox, un’associazione nazionale che si occupa della tutela degli utenti della strada, ha intrapreso un’azione legale dopo aver ricevuto segnalazioni dai cittadini di Monzuno. I residenti hanno espresso preoccupazione per la presenza di un velox coperto da un furgoncino bianco, fiore all’occhiello di NoiSicuri Project. Secondo Gianantonio Sottile Cervini, presidente pro tempore di Altvelox, l’associazione ha effettuato richieste formali di accesso agli atti al Comune, scaturite da una serie di fatti precedentemente segnalati.

Sottile Cervini ha riportato che l’indagine ha rivelato la vendita da parte di NoiSicuri Project di autovelox non omologati ad altre amministrazioni locali a prezzi ritenuti inappropriati. Questo ha attivato un campanello d’allarme, portando Altvelox a un scrutinio approfondito della situazione a Monzuno.

In questa fase, è emersa una dinamica preoccupante: il Comune ha risposto alle richieste di Altvelox inoltrando la questione direttamente a NoiSicuri Project. La risposta legale della società ha suscitato l’ira di Altvelox, che ha denunciato un’azione inadeguata da parte dell’amministrazione. L’associazione ha sottolineato come tale comportamento violi i principi di trasparenza e imparzialità previsti dalla legge, ritenendo il Comune responsabile per aver delegato a una parte privata la gestione delle richieste d’accesso agli atti.

Documenti richiesti e risposte insoddisfacenti

Tra i documenti richiesti da Altvelox ci sono diverse informazioni cruciali. L’associazione ha chiesto di visionare le delibere riguardanti l’affidamento e l’appalto di servizio di noleggio per i velox, i dati legali e fiscali di NoiSicuri Project, e i contratti completi legati ai servizi di rilevamento della velocità. Ulteriori dettagli richiesti includono marca, modello e matricola di ciascun strumento elettronico e le relative omologazioni ministeriali.

Sfortunatamente per Altvelox, l’amministrazione comunale ha rigettato queste richieste, motivando il diniego con l’assenza di un “interesse concreto, diretto e attuale” a fronte dei documenti richiesti. Questo diniego, giunto non solo da NoiSicuri Project ma avallato anche dall’amministrazione, ha spinto Altvelox a intraprendere azioni legali. L’associazione, infatti, non si è mostrata disposta a cedere e continua a ritenere che ci siano stati errori e omissioni di cui ora dovrà occuparsi la Procura.

Riflessioni e prospettive future

La scia di polemiche che circonda questo caso ha destato l’attenzione non solo dei cittadini di Monzuno, ma anche dei media nazionali. La battaglia legale di Altvelox riflette un più ampio problema di fiducia tra i cittadini e le amministrazioni pubbliche, in particolare riguardo alla sicurezza stradale e all’uso responsabile dei fondi pubblici per dispositivi di controllo della velocità.

Con la denuncia-querela ora sotto l’esame dei carabinieri e della Procura, sarà interessante osservare come si evolverà la situazione. Gli sviluppi futuri saranno cruciali per determinare se verranno alla luce irregolarità nella gestione dei contratti e delle pratiche legate ai velox in quel di Monzuno, gettando una luce su un’operazione che ha suscitato tanto clamore.